Parte anche in Sardegna la mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati

7 Ottobre 2022
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Ecco una nota di
Danilo Cocco - democraziaelavorocgilsardegna


COORDINAMENTO

REGIONALE SARDEGNA


CURIAMO LA SARDEGNA


MOBILITAZIONE REGIONALE

22 OTTOBRE 2022 ORE 10:00 CAGLIARI

Le Segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL hanno finalmente proclamato una giornata unitaria di mobilitazione per protestare contro lo stato vergognoso in cui si trova la sanità pubblica in Sardegna.
In Sardegna, più che altrove, la crisi causata dell’aumento dei prodotti energetici (e quindi, conseguentemente, di tutti i beni e alimenti, anche e soprattutto quelli di prima necessità) che è appena cominciata e che sta portando alla chiusura di attività produttive, avrà ricadute pesantissime sull’intero tessuto sociale.
Una crisi che porterà a far sì che ancora più persone, ancora più famiglie, dovranno scegliere (potendo) se curarsi o fare la spesa, se curarsi o fare il pieno di carburante all’auto, quell’auto che non serve soltanto per andare al lavoro ma anche, e sempre più spesso, per raggiungere i presidi di pronto soccorso o i punti nascita operativi, sempre più lontani da paesi e cittadine delle nostre aree rurali.
Per tanti, già oggi, la scelta non si pone, ed è un numero tragicamente destinato a crescere.
La sanità pubblica, che ha fronteggiato da sola l’impatto della pandemia da Covid-19, è uscita da questa prova ferita a morte.
La sanità pubblica, quella che dovrebbe garantirci il diritto alla salute, negli ultimi anni è diventata terreno di scorribande di ogni genere: dai tagli indiscriminati alle risorse (economiche e umane) alla crescita dei trasferimenti verso la sanità privata. Tutto questo mentre il bilancio dello Stato vedeva aumenti per le spese militari, sussidi all’istruzione privata, salvataggi di banche e mancette e regalie di ogni ordine e grado, pagati coi soldi delle tasse di cittadine e cittadini.
Alla ricerca di soluzioni ad una situazione di progressiva smobilitazione del servizio sanitario nazionale, si è preferita una facile demagogia e una squallida propaganda, a tutti i livelli: nazionale e regionale.
La situazione non può ulteriormente degenerare: dobbiamo reagire!
Reagire all’inerzia di un governo della Regione che tutela gli interessi di pochi anziché quelli di tutti, però continua a ripeterci che va tutto bene!
Tutti insieme, perché nessuno può pensare di riuscire a cavarsela da solo. Uniamo le forze e facciamoci sentire!

PARTENZA CORTEO: PIAZZA GARIBALDI CONCLUSIONI: PIAZZA DEL CARMINE

 

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