Red
La destra non ha vinto le elezioni. Ha avuto un inspiegabile “donazione” da Letta, essendo matematica la maggioranza per la destra senza un’allanza, quantomno tecnica, a sinistra. Letta l’ha rifìutata per subalternità al diktat Usa-Nato che, in vista di una guerra lunga e impegnativa in Europa, non vuole forze critiche nella maggioranza di governo in Italia. E poiché Conte nei 9 punti critiche e distinguo ne ha fatto, fuori i 5 Stelle da una possibile maggioranza: per la guerra è meglio la Meloni di Conte. Letta ha accettato questo diktat col risultato di consegnare l’Italia alla destra iper bellicista come, del resto, e’ il PD. La nuova situazione pone al centro dello scontro politico la guerra, la difesa della Costituzione, la lotta per tutelare i lavoratori, i ceti emarginati e le imprese dagli aumenti dei costi, in conseguenza delle sciagurate sanzioni autolesionistiche nei confronti della Russia. Occorre una mobilitazione straordinaria. Ieri a Cagliari le organizzazioni pacifiste hanno tenuto un incontro in cui hanno deciso di estendere a tutto io territorio regionale la rete dei comitati da mobilitare in questa battaglia, così come si fece nel 2016 coi Comitati per il NO allo stravolgimento della Costituzione da parte di Renzi. Sono previste una grande manifestazione a Cagliari per il 30 ottobre, una iniziativa col Presidente dell’ANPI Pagliarullo a Novembre, la marcia per la pace Gesturi-Laconi e altre iniziative nei territori. Insomma l’esito elettorale non ha minato il morale dei pacifisti, che anzi prendono di nuovo l’iniziativa.
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Da il Manifesto
Distorsione. Il Rosatellum ha aiutato il centrodestra come il Mattarellum trent’anni fa. E i 5 Stelle restano senza candidati da eleggere in Campania. «Abbiamo corso divisi solo in una delle due metà campo - dice il senatore rieletto del Pd Dario Parrini - ma alle elezioni si partecipa tenendo conto della legge elettorale che c’è, non di quella che si vorrebbe»
Andrea Fabozzi - il Manifesto
Siamo tornati al 1994, a quasi trent’anni fa. Il risultato delle elezioni di domenica scorsa ci costringe a riavvolgere il nastro delle leggi maggioritarie italiane per trovare un caso paragonabile di distorsione del voto popolare. L’anno del primo successo di Silvio Berlusconi fu anche il primo in cui gli italiani votarono con un sistema (in buona parte) maggioritario, il Mattarellum, autore l’attuale presidente della Repubblica. Allora al centrodestra edificato in pochi mesi dal Cavaliere bastò il 42,85% del voto popolare per ottenere alla camera 366 seggi, il 59,09% del totale. La «disproporzionalità», cioè la quota di seggi regalata ai vincitori…
1 commento
1 Aladinpensiero
30 Settembre 2022 - 08:31
Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=137416
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