Andrea Pubusa
Chi puo’ negare che Elisabetta sia stata una grande regina e ancor prima una splendida principessa? Ricordate i video che la rittraggono mentre guida le ambulanze o i camion militari? Il suo viso sbarazzino e la serieta’ del suo impegno colpiscono ancora. E la sua presenza col padre e la madre, il re e la regina, in mezzo al popolo londinese martoriato dai terribili bombardamenti nazisti? Un incoraggiamento insuperabile alla unita’ e alla resistenza. Ecco perche’ gli inglesi l’hanno sempre amata. Non sono scappati loro come hanno fatto i savoia in Italia, lasciando l’esercito e il paese senza guida. La corona inglese e’ rimasta al suo posto e ha guidato il contrattacco. Dobbiamo molto anche noi in termini di liberta’ a questa ferrea determinazione degli inglesi ed Elisabetta ne e’ stata il simbolo gentile e purtuttavia senza tentennamenti.
Eppure - ecco la contraddizione - dietro questa grande storia di difesa della liberta’ dal nazismo si cela la piu’ pervasiva oppressione di altri popoli, il piu’ feroce imperialismo mai apparso sulla faccia della terra. Elisabetta in giro nei suoi domini prendeva in braccio i bambini neri, suscitando la reazione stizzita dei razzisti bianchi, considerava gli uomini uguali senza distinzione di colore, ma il razzismo e lo sfruttamento esisteva come l’oppressione. In fondo i diritti e le liberta’ anche per i liberali europei erano professati e pensabili solo per costoro e non per i popoli delle colonie. E che dire del resto della inennarrabile oppressione degli irlandesi?
Insomma, dietro il volto gentile di una grande donna c’e’ una storia complessa di civilta’ e di oppressione. Per questo Elisabetta non e’ stata e non puo’ essere la regina di tutti. Non di chi lotta per la cessazione dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
1 commento
1 Aladinpensiero
10 Settembre 2022 - 09:04
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