Francesco Bertolino
Il Prof. Francesco Bertolino ci segnala un ennesimo sconcio ambientale. Volentieri pubblichiamo questa pubblica denuncia, nella speranza che il Corpo forestale e l’Assessore regionale all’Ambiente facciano gli accertamenti e adottino il provvedimenti del caso.
Segnalo il solito sconcio. La vittima di turno è la Codula di Cala Sisine (Baunei).
Nei giorni scorsi, sono stato esterrefatto testimone dello sconcio perpetuato ai danni della incantevole Codula di Cala Sisine.
Contro tutte le buone regole della Idrogeologia, della Botanica, dell’Ingegneria Ambientate, “qualcuno” ha disposto la costruzione di una strada (in terra battuta) che dalla chiesetta campestre di S. Pietro porta al mare percorrendo tutta la Codula: una strada di circa 15 km poggiata sul letto del torrente per un tratto di almeno 8 km.
Non occorre essere esperti per prevedere che cosa ne sarà della strada alle prime piogge di settembre-ottobre e quale valanga di sassi, pietrisco e terra si riverserà sul mare.
Escavazioni, taglio di piante secolari lungo tutta la strada, trasferimento di zolle di prezioso umus, distruzione del boschetto di oleandri alla foce del torrente,… completano il quadro.
Quanto segnalo vuole essere un invito a recarvi sul posto per vedere, de visu, come NON si debba intervenire sull’ambiente e come lo si debba vigilare.
3 commenti
1 admin
19 Giugno 2009 - 16:58
Una lettrice di nome Cristina ci invia una mail, con la quale chiede al Prof. Bertolino delucidazioni sul misfatto.
Ecco la risposta del prof. Bertolino.
Cara Cristina,
Due anni or sono la Forestate multò a Torre Grande un giovinotto che ebbe l’arroganza di riempire un
bidone di 12 litri di acqua di mare….. Totale per il servizio reso: 100 €.
Se tu a Desulo e prendi una peonia ….. Totale: 300 €.
Se tu, dal tuo terreno, sradichi un eucaliptus pericolante ….. Totale: 500 €.
(Multa che non ti leva nessuno. Neppure se al suo posto impianti 4 ulivi e 3 querce).
Veniamo al tuo quesito.
La strada ha una data di nascita e non c’è “sempre” stata. C’è da circa 10 anni e ogni anno viene rifatta……
Nel corso dell’inverno 2008/9 ci sono state abbondanti piogge. La grande massa
d’acqua scorrendo lungo la Codula ha messo in moto una enormità di pietre, pietrisco e fango
che ha riversato su Cala Sisine alberi e tronchi ed ha investito il povero boschetto di oleandri.
Chi ha visitato lo sconcio poco dopo l’alluvione, ha potuto constatare che il boschetto era ridotto (si e no) alla metà.
Gli interventi di questi ultimi 20 /30 gg (W le ruspe!!) non si sono limitati ad una “rinfrescata”
ma hanno fatto (definitiva) piazza pulita di quanto restava del boschetto.
(Se vuoi vedere gli oleandri li troverai miracolosamente intatti nei……. depliant turistici……)
Non vorrei che ti sfuggisse che la scigurata “rinfrescata” altro non è che un (ri-)posizionamento di grandi volumi di sabbia, pietrisco, sassi, umus,
(a) i quali saranno (anch’essi) spazzati via dalle solite piogge “eccezionali”,
(b) le quali saranno responsabili dei “deprecabili e malauguratissimi” effetti disastrosi,
(c) dei quali si tornerà a parlare fra un anno ….
(d) e così via virgolettando.
Chi oggi volesse fare una visita a Cala Sisine, troverà ottimi spiazzi su cui disporre tende e/o altro, (e magari) fare arrosti, accogliere tanta “gentille e rispettabille clientella”.
Le foto ci sono. Non è un problema esibirle.
Cordiali saluti e a presto.
Francesco
PS
Vuoi vedere che in questi giorni la “Forestalle” è occupata a spiare chi riempie le tanniche con acqua di mare?
Auguri …….
Francesco Bertolino
2 M.P.
20 Giugno 2009 - 17:25
Egregio signor Bertolino,
guardi che le sono sfuggite alcune doppie di troppo. Certo, virgolettate; è una accusa esplicita agli Indios ? Forse è opportuno guardare più in alto.
3 Democrazia Oggi - Lo scempio di Cala Sisine: chi vigila sul rispetto del PAI?
22 Giugno 2009 - 03:07
[…] Francesco, leggendo la tua e-mail-denuncia anch’io sono rimasto esterrefatto. A parte le considerazioni di natura […]
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