A.P.

Sono a P. Pino, la spiaggia e’ tranquilla, vociare allegro di bambini, gente che ride e chiama, nautici della domenica che armeggiano con le barche ferme nel canale.  Pescatori stop, ordine militare. A fronte di questo quadretto di vita normale, sullo sfondo una colonna sonora fosca, funebre. Aerei ed elicoteri lanciano i loro sinistri  ammonimenti. Qui gli aerei li vedi volteggiare molto lontano, si rincorrono e simulano, come nel gioco degli uccelli ora in primavera, quando senti il rumore cupo, sinistro, poi son già lontani. E non si vedono gli sbarchi o quali diavolerie fanno, dietro Capo Zafferano presso Capo Teulada. Saranno visibili altrove, in Donbass o chissà in quali delle tante guerre nel mondo. E porteranno devastazione e morte fra gente che vorrebbe vivere tranquilla, come noi. C’e’ poco da fare,  non promettono nulla di buono, bisogna fermarli. E bisogna fermare anche gli altri. Bisogns fermarli tutti!