Che rincoglioniti i dirigenti della sinistra! Ma dove vivono?

15 Giugno 2009
2 Commenti


Red

Che rincoglioniti e irresponsabili i dirigenti della fu sinistra italiana! Abbiamo fatto un sondaggio alla buona in redazione, allargando ad alcuni compagni sicuramente fuori dall’influenza PD, e cosa abbiamo accertato? Circa il 50% degli elettori di sinistra hanno votato PD e qualcuno IDV, non volendo disperdere il voto. Insomma, a fronte del sicuro insuccesso delle due liste della sinistra, tanti hanno voluto prendersi il sicuro e fare diga contro Berlusconi. Qualcuno fuori dalla Redazione si è già acconciato a far parte dell’area dell’astensione in attesa di tempi migliori.
Orbene, facendo un po’ di calcoli viene fuori un risultato sorprendente: la sinistra ha un bacino elettorale di circa 10-12% dell’elettorato, sol presentandosi unita e con una dirigenza unitaria e credibile. Questa volta all’oltre 6% incassato il 6-7 giugno, anche a voler essere pessimisti almeno un due-tre per cento sarebbe sicuramente venuto da una lista unitaria. Sarebbe stato uno dei risultati più eclatanti di queste elezioni e avrebbe generato una forte spinta unitaria. Un rilancio forte della sinistra italiana, ricco di positivi sviluppi. Ma che fanno i nostri strateghi? Ricercano l’identità o aprono cantieri. Minchiate astratte e incomprensibili a chi è preoccupato per il futuro proprio e dei propri figli e per chi è angosciato per la scarsa tenuta del quadro democratico. Ma non basta. La follia prosegue. Vendola vuol continuare a tenere aperto il cantiere, da cui tutti fuggono o in cui nessuno entra, mentre Ferrero si dimette non senza dire che bisogna proseguire sulla strada intrapresa. Di Liberto fa l’enigmatico e non parla. Lascia intendere di avere grandi pensieri per la testa. In realtà, non ha niente se non la sua smisurata presunzione. Ma nonostante la lezione dei numeri, facilmente leggibile, non sembra voglia uscire dal suo fortino sempre più isolato e poco frequentato. Ricorda già quei soldati giapponesi, asserragliati nella giungla, che negli anni ‘60 erano convinti di continuare la seconda guerra mondiale contro gli USA.
Ora questa sinistra è ad un bivio finale. O riprende un percorso unitario, costruttivo di una presenza reale nel paese e nei luoghi di lavoro oppure la ripresa sarà impossibile, si perderà memoria della sinistra in Italia, benché di sinistra ci sia grande bisogno. Volete la conferma? Sempre dal nostro sondaggio alla buona fra noi è emerso che alle prossime scadenze elettorali anche chi questa volta ha votato, nonostante tutto, una delle liste della sinistra, la prossima voterà altrove o ingrosserà le fila dell’astensione.
Ciascuno di noi fa questi piccoli sondaggi o sente questi umori. E’ naturale che sia così. Viviamo nel mondo, sentiamo amici e conoscenti, in famiglia, nei luoghi di lavoro, nelle associazioni di cui facciamo parte. Possibile che solo la banda dei quattro non senta e non veda?

2 commenti

  • 1 Raffaele
    15 Giugno 2009 - 17:13

    Questo si chiama parlar chiaro, finalmente! Si può dire che “hanno rotto” i solipsismi e le megalomanie della sinistra, soprattutto quando mancano i numeri e manca il controllo dei media? Non è più tempo di divisioni, bisogna ripartire dalle alleanze, bisogna riformare le coalizioni e i patti tra coalizioni. Se Berlusconi intercetta il voto di un italiano su 4, gli altri 3 si possono associare e lavorare per sconfiggerlo. Purchè la sinistra la smetta di andare per conto suo in splendida solitudine e soprattutto la sinistra radicale la pianti di dividersi in 3 0 in 4 fazioni ! Possibile che nessuno degli illuminati leaders della sinistra si accorga della follia fallimentare della propria strategia autoreferenziale? . Possibile che si continui in modo mitomane a tenere gli occhi chiusi sul responso elettorale e fingere che la realta’ sia diversa?
    Non sarebbe il caso che i leaders dell’opposizione abbandonassero questa tendenza suicida ad andare da soli e a frantumarsi in parti sempre piu’ piccole per compiacere l’ego personale di taluni?
    Direi che sarebbe il caso!

  • 2 andrea
    15 Giugno 2009 - 23:12

    Rifondazione ha ottenuto un bel risultato a Monserrato. Così come Sinistra e Ciccia. Non vorrei sbagliare, ma insieme avrebbero preso - secondo i miei calcoli -circa il 12-13% se non oltre. Dal 1996 è un perpetrarsi di suicidi, piccoli screzi, liti più o meno ideoligiche e subdole di posizione. Ho sentito con le mie orecchie Rizzo affermare che a lui della libertà di culto gli frega un cazzo: questo dopo un documentario che mostrava i voti persi dalla sinistra nel nord a favore della lega. Lo stesso Rizzo, dopo la batosta alle politiche, silurava Bertinotti colpevole, a suo dire, di una linea fallimentare. Stavolta, egli, non sapendo bene su chi scaricare colpe e frustrazioni, ha pensato bene di prendersela con gli immigrati e le moschee. Devono andare a casa questi signori: i diliberto, i rizzo e tutta questa marmaglia inconcludente e patinata da salotto e da giacca e cravatta cotonata che non ci sta più a capire un cazzo di nulla. Dopo, parliamo di unità e prepariamoci per la trincea: in cantiere, tra la polvere e il sudore.

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