A.P.
Il giornale radio stamane titola “marcia indietro di Pagliarulo” e racconta la prima balla: il presidente dell’ANPI non aveva condannato l’invasione russa e non riconosceva il diritto alla resistenza dell’Ucraina. Falso! Fin dal primo documento l’Anpi ha condannato l’aggressione russa ed ha riconosciuto (come non poteva?) il diritto alla legittima difesa degli ucrainia. Poi, siccome Pagiarulo ha ribadito la posizione a Bari e in vista del 25 aprile, ecco la “novità”: “Pagliarulo fa marcia indietro” e condanna l’invasione e legittima la difesa ucraina. Seconda balla! Sarebbe stato più semplice per la Rai dire la verità fin dall’inizio. Ma l’isteria - si sa - ottunde la mente, anche se la posizione dell’ANPI risulta per tabulas, dai documenti precongressuali, congressuali (approvati quasi all’unanimità, 20 astenuti e uno solo contrario) e postcongressuali.
Sapete cosa prude? Che l’ANPI è stata ed è contro l’invio di armi e contro il riarmo, contro l’isteria bellicista montante. E lo fa con tranquilla coscienza. Del resto, divulgando la Costituzione nelle scuole e in ogni dove tutto l’anno, non dimentica che l’art. 11 demanda la soluzione delle controversie fra stati non alle armi e alla guerra ma alle trattative internazionali in seno alle organizzazioni preposte al mantenimento della pace. Non è difficile capirlo. Una strada difficile, ma l’unica che porta alla pace.
1 commento
1 Aladinpensiero
24 Aprile 2022 - 22:51
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