Il paese è in sfacelo? Fino a quando si farà finta di nulla?

19 Febbraio 2022
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Andrea Pubusa 

Nei giorni scorsi Draghi perde le staffe e dice che un lavoro se lo sa cercare da sé, senza necessità dei suggerimenti dei politici. Dichiarazione nervosa e ed evocativa di scenari politici molto mossi. Ora SuperMario, a fronte della fronda in Parlamento su proposte importanti del governo si reca al Colle e minaccia di prendere atto dello squagliamento della maggioranza. A ben vedere, che questa maggioranza fosse compatta è una falsa immagine dettata dai media. I giornalisti formano quel collante che, spesso l’intellettualità ha offerto ai gruppi dirigenti per perpetuarne il comando, in mancanza di un vero consenso. Sarebbe bastato un Quarto potere indipendente, ligio ai doveri del suo mestiere, per far crollare il castello.
Ora, se noi guardiamo la situazione da ogni punto di vista, ci accorgiamo delle crepe. Il lavoro non aumenta nè in quantità né in qualità. La disoccupazione dilaga e i morti e gli incidenti sul lavoro crescono.  Le disuguglianze diventano mostruose: 19 italiani hanno quanto 20 milioni di essi. Le analisi sull’andamento dei salari mostrano impietosamente che ormai sono poveri non solo i disoccupati, ma anche gli occupati: il lavoro è sottopagato, contrariamente a quanto avviene in altri paesi europei, dove non son rose e fiori, ma si campa. Ora anche gli studenti vengono mandati al fronte con lo slogan “scuola/lavoro”. I servizi pubblici e il Welfare sono allo sfascio. Gli ospedali sono inaccessibili per i malati anche gravi. La pandemia si dice che è in fase calante ma i morti son tanti e gli ospedali in sofferenza. Insomma, non c’è un indicatore sufficiente o tranquillizzante.
Il paese reale, la gente, avverte questa situazione e l’insoddisfazione è manifesta e crescente. E non è un caso che gli studenti vengano repressi anche se la loro protesta è sacrosanta. Un avvertimento per loro e per tutti.
La propaganda radio-TV, farcita di canzonette, risate, applausi, balletti, barzellette, aggettivi roboanti (il migliore, fantastico, straordinario ecc.) sono diventati fastidiosi e mostrano tutta la loro falsità. Mattarella con le sue prediche buoniste non fa altro che intervenire sulle nefandezze quotidiane, auspicando altro. Invoca astrattamente l’intervento della provvidenza, mentre sono il governo e il Parlamento gli unici organi capaci di decisione. Perché non fa un messaggio di verità al Paese e al Parlamento? Ma non è stato lasciato al Colle per questo, semmai per iniettare un sonnifero al Paese per nascondere l’inconcludenza delle istituzioni. La conferma di Mattarella e Draghi mostra che il sistema è ingessato e incapace di smuovere la situazione. Il motore è immobile. Fino a quando potrà fare tanto rumore per nulla, senza reazione?

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