Antonello Tiddia - RSU Carbosulcis – Rete 28 aprile CGIL
Siamo vicinissimi alle votazioni Europee, ci ritroviamo con il mito della società dell’immagine, reso possibile dall’uso massiccio della televisione.Poi il mito di una società virtuale ha diffuso l’impressione che non esista niente se non quello che viene elaborato e presentato sotto forma di immagine.Mito reso efficace quanto più è concentrata nel governo,anzi nel padrone del governo Berlusconi. Altra idea entrata nella testa di molti e che le società industriali avanzate siano delle società de materializzate. Credo che come Sinistra anticapitalista e comunista si debba riconoscere invece che la nostra non è una società dematerializzata, basta guardarsi intorno, per vedere la quantità di merci e materiali che passano dalla natura al mondo della produzione,al mondo del “consumo” e che ben presto si trasformano in scorie e rifiuti rigettati nell’ambiente circostante. La borghesia imprenditoriale crede che sollevare nebbia sul mondo della produzione e delle merci contribuisca a distrarre l’attenzione dei cittadini,a cui intende rivolgersi con l’incanto della pubblicità.Dobbiamo cercare di cambiare questa società per esempio lottando per una politica urbanistica che vieti le costruzioni di edifici e strade nelle zone in cui è compromesso il libero flusso delle acque dei fiumi,per evitare frane e alluvioni ad ogni piena. Reputo necessaria una svolta nella direzione di una società più giusta e meno violenta nei confronti delle classi deboli.La ripresa di una adeguata consapevolezza e orgoglio della classe operaia. Qui vorrei ricordare il silenzio esistente e caduto sulle lotte operaie da parte di quella che poi è chiamata ecologia. Eppure era stata la Sinistra, il Socialismo, la classe operaia a lottare, nel corso dell’ultimo secolo, per ottenere migliori condizioni nelle fabbriche, cibi meno contaminati,acque meno inquinate. Non dimenticando che spesso nei giorni nostri la difesa sindacale del posto di lavoro entra in conflitto con la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini al di fuori della fabbrica. Parecchie fabbriche hanno prodotto nocività e morte dentro e fuori i luoghi di lavoro. Questo mio articolo è stato una provocazione in vista delle Europee, inoltre è un invito a tutte le compagne e compagni ad essere più attenti a certe problematiche. Personalmente sono molto critico per le parecchie cose che non vanno nel verso giusto. Sicuramente non sarà l’esito elettorale a modificare errori che oramai perdurano. Però mi sono convinto dopo una attenta analisi che esistono momenti politici particolari e pericolosi in cui occorre schierarsi. Credo quindi che nella Sinistra anticapitalista e comunista vi è molto da fare, ma da qualcosa occorre iniziare.
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