No all’autonomia differenziata. Lettera ai parlamentari

18 Dicembre 2021
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 Red

Lettera aperta ai Parlamentari per il ritiro del DdL sull’Autonomia differenziata  dai collegati alla Legge di Bilancio  

Egregio/a onorevole, Egregio/a senatore/senatrice,
ancora  una  volta  -  per  il  terzo  anno  consecutivo  -  il  governo  ha  inserito  nella  Nadef  come collegato un DdL per l’attuazione dell’Autonomia differenziata. Contrariamente a quanto successo negli  anni precedenti, quando esisteva, almeno come base di discussione, una proposta scritta, oggi questa decisione è stata presa senza che esista alcun testo pubblico.
La questione dell’Autonomia differenziata viene costantemente riproposta senza che cittadini e cittadine, forze sociali e politiche siano a conoscenza di un progetto che provocherebbe la frantumazione  dell’unità  della  Repubblica  con  conseguenze  irreversibili  sulla  vita  di  tutti  e tutte.
A  questi  elementi,  già  in  sé  gravi,  se  ne  aggiunge  un  altro  ancora  più  importante.  L’arrivo della  pandemia  da  Covid-19,  all’inizio  del  2020,  ha  inciso  profondamente  sul  quadro  della discussione  su  questa  materia.  Innanzitutto,  perché  -  nella  situazione  attuale  -  l’Autonomia differenziata non può rappresentare una priorità nell’agenda politica; in secondo luogo - e ciò è più importante - perché la pandemia ha portato alla luce in modo eclatante tutti i limiti della “riforma” del 2001 che, modificando il Titolo V della Costituzione, ha provocato disuguaglianze sociali e territoriali e disfunzioni nell’azione di governo e amministrativa che l’Autonomia differenziata approfondirebbe ulteriormente.
La  stessa  Corte  Costituzionale  ha  segnalato  in  più  circostanze  la  criticità  della  riforma  del 2001.
Riteniamo del tutto inconcepibile che si pensi di procedere su questa strada in una situazione che  vede  aumentare  ogni  giorno  di  più  le  diseguaglianze  tra  aree  del  Paese,  tra  cittadini  e cittadine e, soprattutto, tra Nord e Sud, che vede i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione negati nei fatti a milioni di persone – a fronte di uno scenario che ha evidenziato la necessità di mantenere salda l’unità della Repubblica per garantire l’uguaglianza dei diritti, a cominciare da quello della salute.
Oggi,  in  una  situazione  di  povertà  e  di  crisi  che  la  pandemia  ha  aggravato,  con  le  tensioni sociali, con la precarietà dell’occupazione e con le gravi difficoltà in cui versano interi settori sociali,  l’Autonomia  Differenziata  potrebbe  aprire  scenari  che  minacciano  concretamente l’unità e l’indivisibilità della Repubblica.
La scelta effettuata dal Governo Draghi, come da altri Governi in passato, di indicare la via di  un  Disegno  di  legge  collegato  alla  decisione  di  bilancio,  pur  in  mancanza  di  un  testo  di riferimento,  manifesta  la  volontà  di  poterne  accelerare  l’iter  di  approvazione  e  soprattutto produce l’erronea valutazione che tali norme abbiano natura squisitamente fiscale.  Al contrario, tali norme hanno evidentemente natura ordinamentale.
Per  questo  chiediamo  che  il  Parlamento  avvii  un  ampio  dibattito  che  coinvolga,  oltre  ai diversi  livelli  istituzionali  (a  partire  dai  Comuni),  tutta  la  società  civile  nelle  sue  forme  di rappresentanza  e  adotti  un  atto  di  indirizzo  perché  il  disegno  di  legge  sull’Autonomia differenziata non sia più collegato alla legge di Bilancio, in modo che sia possibile discutere e deliberare per riconsiderare questa materia in modo approfondito.
Su questi temi, il 17 dicembre, alle ore 13.00, si è tenuta  una Conferenza stampa presso l’aula Nassiriya del Senato.
Il 21 dicembre terremo un presidio in piazza SS Apostoli, dalle ore 14.00 alle ore 17.30.
A voi chiediamo fin d’ora di ricevere una nostra delegazione.

Beni Comuni “Stefano Rodotà” - Carteinregola - Casa internazionale delle donne - Cittadinanza e Minoranze - Cobas - Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia Differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti - Coordinamento della Democrazia Costituzionale - Coordinamento donne di Francoforte - Coordinamento RAE - Democrazia e lavoro (Cgil) - DiEM25 - Flc Cgil -   Forum Diritto alla Salute - Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua - Giuristi Democratici - Indipendenza - Lavoro e Salute - Left  - Liberacittadinanza - Libertà e Giustizia - Medicina Democratica  - Movimento demA -
Partito Comunista Italiano - Partito della Rifondazione Comunista -Partito del Sud - Possibile - Priorità Alla Scuola  - Recovery Sud – Rete dei Numeri Pari - Rete delle città in comune - Rete Rosa - Rt nella Cgil – Sinistra Anticapitalista - SGB - Sinistra Italiana -  SudLab – UIL Scuola Rua - UDS - USB - Volere la luna Contatti: Marina Boscaino, 328 5654425, marina.boscaino@gmail.com

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