Luana Farina, portavoce Camminera Noa

 Si può credere agli esiti di un processo dove la “storia e i fatti realmente accaduti” non li raccontano le persone di chi vive in quei territori, da chi ci lavora, i genitori e i parenti di quelle persone che prima si sono ammalate e poi sono morte, così come piano piano è morto tutto l’ambiente di questi territori. Non sono solo stati assolti 8 militari (in fin dei conti non è né il numero, né la divisa che erano sotto processo), ma è lo stato italiano che si auto assolve e con esso si auto assolvono tutti i politici, i sindacati, le istituzioni e i media italiani e sardi, che col loro complice silenzio sono stati e sono altrettanto colpevoli di quella che da “cronaca di una morte annunciata” si è trasformata in “cronaca di un’assoluzione scontata”.
Oggi siamo ancora di più in lutto per tutti i morti e per la nostra Sardegna, vilipesi anche da una sentenza iniqua che dimostra, se ce ne fosse ancora bisogno, che siamo solo una terra occupata fisicamente, culturalmente e eticamente. Trasformiamo perciò il nostro lutto in lotta!