A.P.
Molto si dice e si puo’ dìre su questa tornata elettorale locale. Guardando alle grandi città, il dato essenziale e’ che retrocede il M5S e lo sostituisce il PD. Viene stoppata la destra, e questo e’ un bene. Si scongiura la deriva a-democratica di Salvini e Meloni, ma vien meno l’alternatività del M5S, ossia un referente per il malessere sociale che si manifesta in varie forme, anche di destra. Manca la sinistra, che è morta insieme al Partito comunista, e non se ne vede la resurrezione.
Cosa ci riserva il futuro? La situazione rimane incerta, le elezioni politiche sono altra cosa rispetto alle comunali. Conta meno il radicameno locale e clientelare e acquistano rilievo le valutazioni o le impressioni generali. Il punto interrogativo riguarda l’esercito degli astenuti. Chi ha votato rimane nel perimetro destra/centrosinistra e si muove entro i propri schieramenti. Gli astenuti ne stanno fuori. Ma qualcuno alle elezioni politiche può rientrare nel gioco. Da lì possono venire le novità, nel bene e nel male. In fondo saranno loro a decidere quale schieramento vincerà, se una destra indecente o un centrosinistra poco decente. Speranze di cambiamento nulle, forse crescerà ancora l’astensionismo. Ma non potrà rimanere sempre così. Accanto ai movimenti democratici, che sono la vera risorsa del paese, iniziano a vedersi in piazza umori negativi e violenti, che si manifestano con aggressività e spavalderia. Che Iddio ce la mandi buona! La fortuna, però, bisogna aiutarla con la mobilitazione. Questo hanno chiesto i 200mila di Piazza S. Giovanni.
2 commenti
1 Giacomo Meloni
19 Ottobre 2021 - 09:14
Pare che solo un miracolo potrà salvare i “nuovi tre pastoelli di Fatima”.
Mi hanno chiesto un parere sull’esito elettorale delle elezioni amministrative /ballottaggi appena concluse.
Premesso che non sono un politico di professione, mi esprimo come un cittadino ” informato ” perché leggo i quotidiani, seguo i dibattiti sui media e soprattutto parlo con molti cittadini e lavoratori per mia abitudine e per il ruolo sindacale che ancora riivesto in qualità di segretario generale della CSS.
Sicuramente gli elettori - sia nella prima tornata del 10 e 11 sia al ballottaggio del 17 e 18 ottobre 2021 - hanno dato il loro voto prevalentemente ai candidati del Centro/Sinistra nelle grandi città: Milano, Napoli, Bologna, Roma, Torino, Varese in totale 15 città su 20. Mentre al Centro/Destra era andata la Regione Calabria ed oggi le città di Trieste, Cosenza e Benevento coll’inossidabile Mastella.
Pesa il dato sconcertante del 43% di astenuti,segno evidente dello scollamento e della sfiducia di una gran parte di cittadini verso le Istituzioni.
Ho seguito alcuni politologi che si meravigliavano della sconfitta della Meloni proprio a Roma, dove il suo partito Fratelli d’Italia ed il Centro/Destra hanno la loro base ed il maggior consenso elettorale,al punto che fino alla vigilia le stesse previsioni erano a loro favore.
Faccio osservare che questo voto non scalfisce la posizione dominante del Centro/Destra a livello Nazionale secondo anche gli ultimi sondaggi.
Sono convinto che alle prossime elezioni politiche vincerà il Centro/Destra per evidente confusione della Sinistra, nonostante la “ripresina” marcata Letta che da oggi siede in Parlamento come deputato eletto nel collegio di Siena.
Presumo più realisticamente che Draghi verrà eletto Presidente della Repubblica e che subito dopo si vada ad elezioni anticipate. In questo modo, fatto salvo il punto di equilibrio con Draghi al Quirinale che garantirebbe la Destra e la Sinistra, sarà più facile accettare un Presidente del Consiglio di Centro/Destra. Ecco perché sono portato a credere che la scelta di Giorgia Meloni di presentare nella sua città un candidato “perdente” potrebbe rivelarsi una strategia utile, quando a governare il Paese sarà un Governo di destra. Allora potrebbe essere providenziale avere la capitale in mano alla sinistra.
2 Aladinpensiero
19 Ottobre 2021 - 09:31
Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=128022
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