Grillo non piaceva a molti anche nell’area democratica, gli stessi che oggi vogliono Conte senza di lui. Ma puo’ esistere un M5S senza Grillo?

9 Luglio 2021
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Andrea Pubusa

Quando Grillo era in ascesa, a sinistra non potevi dire di aver simpatia per lui. Se non volevi destare sospetti o fastidiosi contrasti, pregiudizialmente dovevi essere contro. Lo stesso fenomeno, all’inverso, registrato per Monti: quando fu imposto da Napolitano e dai poteri forti, non potevi criticarlo. Dovevi condividere e basta. Se no, eri il solito rompi, un inguaribile bastian contrario. Ricordo discussioni con compagni per affermare le tante buone ragioni per avversare il bocconiano. Grillo invece doveva essere contrastato sostanzialmente perche’ toglieva voti alla sedicente sinistra, dimenticando che questa gia’ si distruggeva da se’. Non si badava alla lotta alla corruzione, alle battaglie sulla giustizia, alle proposte sociali dei pentastellati, come il reddito di cittadinanza. Dovevi essere contro Grillo a prescindere. Ora, a ben vedere, chi vuole che Grillo si metta da parte sono gli stessi, piu’ o meno, che lo hanno sempre avversato. Quelli di centro sinistra, ad esempio, vedono in Conte il segretario del PD dei loro sogni. Un moderato riformista serio, senza lingua biforcuta come i veri PD: parole pro lavoratori, opere pro padroni. Ma c’ e’ un ostacolo: ancora il comico genovese fra le balle! Costoro non vogliono una forza irriverente come il Movimento targato Grillo.  Vogliono un PD in versione rivista e corretta.  Ma il M5S non e’ questo. E’ altra cosa e Grillo ne impersona tutta l’alterita’, la dirompente diversita’. Ecco perche’ l’Elevato si e’ messo di traverso, perche’ non vuole un Movimento addomesticato. E per questo non lo vogliono i neo-contiani. Chi ha ragione, chi ha torto? Fatto sta che Conte pretende di trasformare a propria immagine il M5S e per farlo propone di mettere ai margini Grillo. Tutto e’ proponibile, ma nella ragionevolezza. E qui c’e’ qualcosa che stona: pretendere di mantenere i 5 Stelle senza Grillo, come se gli elettori di un movimento cosi’ eccentrico siano ereditabili. No, non e’ cosi’,  i grillini non si ereditano per statuto. Ognuno fara’ una sua personale e nuova scelta e ci sara’ chi optera’  per Conte e chi no. E’ probabile che in questo travagliato travaso Conte perda molti degli elettori grillini, che si riduca a forza marginale. Conte, per fare il pieno, deve poggiarsi sulla base grillina e su Grillo.  E’ Conte che deve lavorare per avere Grillo con se’. Il progetto puo’ andare avanti a condizione che Grillo e Conte marcino insieme. Una rottura fa saltare ogni prospettiva che contempli un M5S forte. Grillo forse sbaglia, forse no.. Sbagliano sicuramente quelli che vogliono i voti del M5S senza di lui.

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