Andrea Pubusa

Trump una tragedia? Certo, e durata un lungo interminabile quadriennio, pari al suo mandato. Delegittimazione di organismi internszionali, rottura di delicati accordi internazionali, politica antiambientale, attacco alla riforma sanitaria di Obama. Una reazione rozza e priva di prudenza e moderazione. Azione sempre rivolta allo scasso e mai alla riforma o alla costruzione.
Ora, giunto al capolinea, Trump ha raggiunto il culmine della sua insensatezza. Ha fatto una campagna di delegittimazione di Baden, che nessun organismo pubblico ha avallato, dai governatori del suo partito ai tribunali alla Corte Suprema a prevalenza repubblicana. Disperato, ha incitato all’assalto del Congresso pensando di impedire la certificazione della vittoria di Baden. Ma questa iniziativa ha mostrato al mondo le facce e le maschere dei suoi seguaci estremi: una massa impresentabile, che, anziche’ rafforzarlo, lo ha definitivamente squalificato. L’emblema e’ lo scalmanato con mastruca-pelliccia e corna che siede alla presidenza del senato. Chiunque faccia politica non puo’ tollerare una manifestazione cosi’ sgangherata e priva di senso.
Incassata la certificazione dell’elezione, Baden aspetta  con saggia moderazione l’insediamento. Poi c’e’ da aspettarsi una iniziativa giudiziaria pesante. Guidare da presidente un assalto al Congresso riunito per un adempimento costituzionale fondamentale nel processo democratico e’ grave, roba da stato delle banane, non da una democrazia che si vanta d’essere la piu’ solida del mondo, un faro di liberta’, come simboleggia la mitica statua che domina la baia di Manhattan. Ne vedremo ancora delle belle!