Il partigiano Boris…era mio nonno

6 Agosto 2020
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Pubblicato il 3 Maggio 2020

 

Viviana Gimelli

 

Il compagno Bruno Pagotto “Boris” nasce a Fontanafredda (PN) il 25 ottobre del 1924 e comincia la sua attività di partigiano nel 1943 a 19 anni nella pianura pordenonese, disarmando piccoli gruppi di tedeschi e fascisti con audaci colpi di mano.
Nell’aprile del ’44, in qualità di capo di stato maggiore di divisione, partecipava a tutti i combattimenti svoltisi in montagna, nella Valcellina, sino al mese di novembre dello stesso anno.
In seguito, sceso in pianura, assunse il comando della brigata “Garibaldi -Veneziano” che dipendeva da Mario Modotti.

Il 25 marzo del 1945, nel corso di un duro rastrellamento, a Corva di Pordenone, “rimasto accerchiato in un fienile insieme a 11 commilitoni, da preponderanti forze avversarie, non esitava a ingaggiare l’impari combattimento, ricacciando con lancio di bombe a mano l’incalzante nemico e riuscendo con il fuoco della sua arma automatica, ad aprire un varco nell’accerchiamento avversario rendendo così possibile lo sganciamento della sua formazione”.
Con tale motivazione, il 19 ottobre del 1972, gli venne conferita con decreto presidenziale la medaglia d’argento al valor militare.
Appena ebbe notizia, nella sua casa di Cagliari, di aver ricevuto una delle più alte onorificenze per meriti partigiani, scrisse pregando di precisare che tale ricompensa non andava ascritta tanto al suo merito quanto a tutti i caduti del “Veneziano”, ai tanti fucilati, torturati e deportati dai nazifascisti.
Vorrei - continua Boris - che quando incontrate un partigiano, un patriota, un collaboratore diciate loro che Boris li ringrazia tutti perché il merito è collegiale, è di tutti”.

E nella lotta partigiana non bisogna dimenticare le donne, il cui ruolo è stato spesso messo in ombra nonostante i grandi meriti e l’importanza del loro operato in qualità di staffette e non solo.
Accanto a mio nonno c’è sempre stata mia nonna, Mercedes Bruna Ros, staffetta partigiana durante la guerra di liberazione.

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