Veronica vs. Silvio. Declinerà l’immagine del Cavaliere?

3 Maggio 2009
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Red

C’è chi la butta sul banale: i conflitti fra moglie e marito sono sempre esistiti e sempre esisteranno. C’è chi la gira in psicologia: “abbiamo davanti due caratteri classicamente opposti: lei vive sempre nell’ombra ed esce allo scoperto solo se ‘provocata’. Lui ha la necessita’ di ricevere applausi, di vivere in pubblico, ed e’ un dipendente compulsivo della propria immagine. Insomma, e’ come una coppia composta da un compagno e un camerata” che inevitabilmente sono destinati a scontrarsi. Così Antonio Lo Iacono, presidente della Societa’ italiana di psicologia. C’è chi, invece, ci scherza sopra, come Fiorello: “C’é forse una legge che impedisce di andare in discoteca a Casoria? Chi siamo noi per dire se è più giusto andare al compleanno di una diciottenne piuttosto che al centenario della Montalcini?”.
Ma Veronica Lario fà sul serio e conferma di aver avviato le pratiche per la separazione da Silvio Berlusconi. A convincere Veronica a procedere sarebbe stata la puntata del premier lo scorso 28 aprile al compleanno di Noemi Letizia, la diciottenne di Casoria che chiama Berlusconi “papi” e che ha vantato alla stampa una costante frequentazione, anche a Milano e Roma, “perchè lui poverino non può sempre venire a Napoli”. Per Veronica sono scene inaccettabili: “non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni”. Sembra quasi dire con un pedofilo.
Ma ci saranno conseguenze politiche o cadute d’immagine per il capo del governo? Probabilmente no. I capi - si sà - hanno gli ultras e costoro osannano tutto ciò che lui fà e dice. E qui Fiorello coglie ironicamente nel segno. Il capo è forte e cazzuto in tutti i sensi. W il capo. Non era così anche per l’altro cavaliere d’Italia, nel ventennio? Una parte la penserà come lo psicologo: isterie di una moglie tradita e sul viale del tramonto di fronte ad un marito gagliardo e intraprendente. La minoranza (di sinistra) starà con Veronica. Per battere i cavaliere di vuole altro. Anche perché il capo ora lancerà la cavalleria (i media da lui controllati) e farà strame della madre dei propri figli. Il populismo trasforma in virtù anche i vizi e volge in occasione di consenso anche le vicende più torbide o farsesche. Vedrete che il Berlusca non perderà il consenso neppure delle gerarchoe ecclesiastiche e neanche dei fedeli più integralisti, quelli delle veglie per Eluana o del family day, per capirci. Per battere questo fenomeno ci vuole la politica. Ma questa se non latita, è certo per ora inadeguata allo scopo. Ma non perdiamo la fiducia: al buio segue sempre la luce.

1 commento

  • 1 angelo aquilino
    3 Maggio 2009 - 12:22

    Mignottocrazia ed influenza suina
    La signora Veronica Lario, sposata Berlusconi, ha incaricato i suoi legali di procedere ad inoltrare la domanda per la separazione e poi quella di divorzio dal marito presidente del consiglio. Berlusconi ha già detto che sua moglie è influenzata dalla stampa di sinistra,tra poco Bonaiuti (come un vecchio disco rotto) raccomanderà alla signora di guardare i sondaggi che danno il PDL al 73%. Certo non si può dire che il marito della signora Veronica si sia mangiato i soldi con le bottane, come si dice in Sicilia, in quanto per retribuire quelle signore ha usato posti di governo e candidature ad elezioni nazionali ed anche europee. Forse la signora Veronica non legge i sondaggi oppure non li considera pertinenti e si ostina a pensare,egoisticamente, che le corna siano una questione personale e non politica. Si può fare facile ironia o mostrare solidarietà alla signora, però una cosa è sicura: la vita politica del nostro paese è messa veramente male. Tra paraculismo e leccaculismo, impera la mignottocrazia. Che non sia un effetto collaterale dell’influenza suina?

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