“La sicurezza di chi lavora è una priorità sociale ed è uno dei fattori più rilevanti per la qualità della nostra convivenza”. Il messaggio che Sergio Mattarella invia a Zoello Forni, presidente dell’Anmil – Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro – in occasione della 69esima edizione della Giornata per le vittime degli incidenti sul lavoro che si celebra a Palermo, sollecita “le istituzioni e la comunità” a “reagire con determinazione e responsabilità” per evitare che i lavoratori diventino vittime perché, aggiunge il Capo dello Stato, “non possiamo accettare passivamente le tragedie che continuiamo ad avere di fronte”. Anmil ricorda che a fronte di circa 645mila denunce di infortuni in Italia nel 2018, i casi mortali sono stati 1.218, una settantina in più rispetto al 2017, con una crescita annua del 6%. Secondo i dati dell’Inail non ancora definitivi le morti sul lavoro accertate nel 2019 sono 704.

 

“Purtroppo le notizie di incidenti mortali continuano a essere quasi quotidiane. Alla scomparsa di un congiunto segue una grande sofferenza, anche economica e sociale della sua famiglia – ha continuato Mattarella nel suo messaggio -. Ancor di più sono i feriti sul lavoro e non pochi subiscono invalidità permanenti con conseguenze fisiche e morali assai serie, talvolta persino drammatiche“. Per quanto i dati del 2019 sembrino migliori rispetto a quelli dell’anno precedente, Zoello sottolinea che “non possiamo parlare di miglioramento del bilancio infortunistico, dal momento che il dato riferito al 2018 è pesantemente influenzato dal tragico crollo del Ponte Morandi e dagli incidenti stradali avvenuti a Lesina e Foggia, eventi che da soli avevano determinato ben 31 morti sul lavoro”. Sulla questione insiste anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che a proposito di morti sul lavoro parla di “strage” con 17mila decessi dal 2009. Anche il segretario della Uil Carmelo Barbagallo chiede di “fermare questa strage” e la segretaria della Cisl, Annamaria Furlan, sottolinea che si tratti di “una strage terribile. Come una guerra”.