A.P..
La polemica sul voto di Gianni Marilotti sul decreto sicurezza, dopo un intervento critico di alto livello, sarebbe credibile se gli stessi severi critici lo fossero stati nei riguardi dei parlamentari del centrosinistra quando massacravano i diritti dei lavoratori, attaccavano l’art. 18 e aggredivano la Carta. Tanto piu’ che quei parlamentari non si sono neanche levati a parlar contro. Anzi erano entusiastci sostenitori degli scassi anche nelle piazze e nei media.
Il decreto sicurezza e’ indecente, ma per stoppare Salvini i mangiatori di pop-corn dovrebbero smettere di guardare, divertiti, e disporsi a far politica. Se no, le voci allarmate sono solo propaganda e la critica a Marilotti e’ solo un diversivo.
2 commenti
1 T.D.
11 Agosto 2019 - 12:01
11 Agosto 2019 - 11:58
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Perdona, Andrea, ma non so davvero in quale ristretto ambito si stia discutendo di Gianni Marilotti e di Pino Cabras. Se verranno ricandidati non sarà certo per l’ufficio a sostegno di esterni al M5S e se non verranno eletti non sarà per causa di chi per il M5S, pur avendovi avuto attenzione, non ha mai votato. Vogliamo ammettere che si son rivelati entrambi assai al di sotto delle aspettative di creatività, intraprendenza, autonomia? Il primo non ha fatto gran che oltre che difendere acriticamente, fino a poche ore precedenti alla crisi, ogni atto di Salvini. Il secondo ha segnalato un dissenso su uno degli episodi di rifiuto di approdo di una nave di ONG, per poi però votare il decreto sicurezza, con distinguo politicisti, ma che nulla hanno a che fare con l’“obiezione di coscienza” dei vecchi rappresentanti del PCI in circostanze che prescindevano dagli obblighi di disciplina. Onestamente comunque chi se ne frega. Non torneranno in Parlamento, se accadrà, per demerito conclamato. Ora tuttavia registriamo l’agenda sui temi di interesse generale. Siamo tutti amici, ma non siamo una combriccola.
2 Roberto Mirasola
12 Agosto 2019 - 10:31
Caro Andrea sto seguendo con grande attenzione il dibattito che si è sviluppato, nel tuo blog, all’indomani della votazione in Senato sul decreto sicurezza bis. Non è un caso, a mio parere, che le voci critiche si siano sollevate da esponenti di una specifica “area politica”, non partitica, ben precisa. Non è un caso ad esempio che abbiano scritto sia Tonino Dessì che Carlo Dore jr, entrambi impegnati in prima persona nella battaglia Referendaria del 2016. Per onestà intellettuale va detto che sia loro, ma anch’io, non siamo mai stati teneri nelle critiche al PD, in particolare abbiamo criticato aspramente l’operato di Minniti vero artefice della lotta agli sbarchi. Questo per dire che abbiamo portato avanti con coerenza un pensiero ben preciso a prescindere da chi governasse. Ora sono comprensibili le perplessità sollevate verso chi ha votato il decreto sicurezza bis, a prescindere dagli interventi fatti in aula. Non vale, a mio parere citare la disciplina di partito, perché in un momento storico come quello attuale le decisioni personali devono essere prese con coraggio e portate avanti, del resto esistono gli esempi anche all’interno del movimento.
Ma poi politicamente parlando è opportuno parlare di disciplina di partito? A me pare si sia trattato di suicidio politico. Si impone la disciplina di partito per il decreto sicurezza bis e si subisce la votazione sulla TAV per non parlare della sfiducia a Conte. Un politico avvezzo alle battaglie Parlamentari e non, avrebbe compreso quello che stava accadendo e si sarebbe comportato di conseguenza.
Credo dunque che non si tratti di polemica fine a se stessa, quella che si legge negli interventi pubblicati sul Blog, ma di seria preoccupazione per la campagna di odio e razzismo che questo governo, nella persona di Salvini, e con il colpevole silenzio dei cinque stelle, ha sdoganato. Da tempo siamo vicini alle problematiche relative all’immigrazione, abbiamo scritto più volte che il fenomeno migratorio non potrà essere fermato chiudendo i porti o ergendo muri, convinti poi che si debba lavorare ad una pacifica convivenza tra i popoli. E’ chiaro che non siamo soddisfatti di come viene gestito oggi il fenomeno, ma va anche detto che questo governo non ha volutamente affrontato il problema , è possibile che nessuna voce della maggioranza abbia mai denunciato le innumerevoli assenze del Ministro Salvini ai vertici Europei sui migranti unico luogo deputato per la modifica degli accordi di Dublino e quindi di un’equa ripartizione dei migranti nel territorio dell’U.E?
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