Red
Annullare il via libera al raddoppio del Comune di Iglesias
(I legali delle associazioni contro RWM)
La battaglia in tribunale contro l’ampliamento della fabbrica di ordigni bellici Rwm di Domusnovas è a un punto di svolta, dopo il ricorso al Tar delle associazioni pacifiste contro il Comune di Iglesias che ha dato il via libera con un’autorizzazione all’allargamento anche nel suo territorio. Obiettivo: ottenere l’annullamento del via libera. Il reclamo - per conto di Italia nostra, Comitato riconversione Rwm per la pace, Usb, Arci, Assotziu consumadoris, Legambiente e Centro sperimentazione autosviluppo - è stato discusso il 16 giugno dagli avvocati Andrea e Paolo Pubusa.
Uno dei punti più controversi citati dal ricorso e dai legali riguarda le procedure di Valutazione di impatto ambientale e di Valutazione di incidenza ambientale. In questa direzione è importante stabilire la natura dell’attività che si svolge nello stabilimento di Domusnovas. Secondo la RWM è pura attività di assemblaggio di materie provenienti dal continente. Secondo i legali è attività di trasformazione chimica, che richiede la Valutazione d’impatto ambientale, che non c’è stata. Comune e Regione hanno autorizzato alla svelta e senza i dovuti approfondimenti. Di qui la richiesta di annullamento. Anche perché il piano di salvataggio è quello della vecchia Sardaesplosivi, mentre l produzione di bombe richiede un piano di evacuazione anche delle popolazioni, che non c’è.
Ora il Tar, su richiesta della difesa delle associazioni pacifiste e ambientaliste, ha disposto la consilenza tecnica, avversata dai legali di RWM. Il 30 luglio il perito presterà giuramento e depositerà la perizia prima dell’udienza prossima, fissata per il 22 gennaio 2020. Il perito verrà scelto dal Rettore dell’Università fra i prof. del settore, e qui sorgono problemi, dati i ben noti legami dell’Ateneo cagliaritano con ambienti industrialmilitari israeliani. Le associazioni nomineranno un proprio perito di parte.
“Al di là dei vizi procedurali - spiegano gli avvocati - che sarà compito del Tar vagliare, la fabbrica di Domusnovas Iglesias solleva quesiti più generali che interrogano politicamente il Comune di Iglesias, la Regione sarda e il Governo nazionale”.
Su questo terreno è importante l’impegno recente del premier Conte a bloccare le esportazioni d’armi verso l’Arabia saudita in ossequio alla Costituzione, alla legge italiana e alla risoluzione del parlamento europeo dell’ottobre 2018 sulla guerra contro lo Yemen. Anche l’ONU ha preso posizione antibombe. Solo il sindaco di Iglesias e l’allora Presidente Pigliaru hanno chiuso gli occhi di fronte all’emergenza umanitaria in Yemen. Ma la situazione è ormai prossima ad una positiva definizione.
1 commento
1 Aladin
15 Luglio 2019 - 13:35
Anche su aladinpensiero online: http://www.aladinpensiero.it/?p=98525
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