Red
Ci auguriamo che la sintesi delle agenzie giornalistiche sia riduttiva, perché, se quanto riportato risponde al vero, l’opposizione in Consiglio sarà grama. Un insieme di parole per dire una cosa ben nota, e cioé che Cappellacci è un umile valvassino di Berlusconi, una improbabile lezione di democrazia (ma da quale pulpito viene la predica!) e nessun riferimento alla dura situazione del mondo del lavoro, su cui si interrogano ormai tutti i leader del mondo . Crisi che certo in Sardegna non presenta aspetti meno drammatici che altrove. La chiusura dei poli industriali, a differenza del passato, avviene senza progetti alternativi e senza ammortizzatori. Non ci son più le Partecipazioni statali, ch’erano certo carrozzoni, ma hanno adeguatamente assorbito più volte le maestranze in momenti difficili, a partire dalla grande riconversione in occasione della chiusura delle miniere.
Certo Soru non ha lavorato ad individuare un’alternativa da Presidente, figuriamoci se può parlarme oggi. Dovrà però sforzarsi di farlo, perché la partita si giuoca non tanto sull’uscita dalla crisi, ma sul come uscirne, su quale Sardegna vogliamo per i sardi in carne ed ossa, e come mobilitarli in questo delicato passaggio. Il che può avvenire solo aggregando le forze sociali su un’idea di cambiamento. Per ora Mister Tiscali sembra lontano da questa prospettiva. Ma speriamo che vi si avvicini in fretta perché non potrà campare tutta la legislatura ricordandoci che l’uovo è ovale, e cioé che Cappellacci è servo del Cavaliere. Speriamo bene.
Ecco di seguito l’intervento di Soru ieri in Consiglio nella sintesi delle agenzie di stampa.
‘Mi sembra di assistere ad un reality show, ad un immenso Truman show, nella quale il protagonista e’ convinto di fare quello che vuole, ma poi si accorge che e’ legato a dei fili che tira un personaggio da dietro le quinte”. E’ intervenuto cosi’ Renato Soru stamani nel dibattito in Consiglio regionale sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta Ugo Cappellacci. L’ex presidente della Regione e’ intervenuto, in sostituzione del capogruppo del Pd Mario Bruno, dopo i presidenti del gruppo Udc Roberto Capelli e del Pdl Mario Diana.
”Intervengo per fare gli auguri ai colleghi e al Consiglio regionale al presidente della Regione ed alla Giunta. Di cuore e sentiti. Il buon lavoro che ci riguardera’ tutti, noi, la minoranza e la maggioranza, anche perche’ io 5 anni fa non li ho ricevuti”. Soru attacca il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, senza mai citarlo nei 20 minuti del suo discorso: ”Questa discussione mi ricorda il gigantesco Truman show, con un personaggio che tirava la cordicella da dietro le quinte”. Poi parla di democrazia e accusa il premier: ”Ci sono regole di par condicio che sono state violate, e’ come se lei - ha detto Soru rivolto a Cappellacci - andasse a fare la campagna elettorale ad un sindaco di un piccolo paese della Sardegna. La democrazia ne esce minata e la democrazia e’ un bene che riguarda tutti noi”.
”E’ stato sbagliato -ha detto Soru- l’intervento del presidente del Consiglio quando ha detto ‘vinceremo perche’ ci ho messo la faccia’. Sbaglia a dire che ha sconfitto l’ennesimo leader del Pd e questo ci preoccupa molto”. ”Ho paura che viviamo in un sistema virtuale, un Truman show gigantesco - ha ribadito rivolgendosi a Cappellacci - dove la sua autonomia e’ pesantemente condizionata. Non saranno le nostre idee a prevalere, ma quelle di chi ‘ci ha messo la faccia’, e saranno le promesse non mantenute sulle quali vedo gia’ delle marce indietro” ha detto, facendo riferimento al collegio per le europee ed alla Sassari-Olbia.
La piatta replica di Cappellacci
Il Presidente ha sottolineato che il nuovo Programma Regionale di Sviluppo (PRS) che definirà in maniera univoca le strategie, gli obiettivi, i progetti ed i risultati attesi dell’azione di governo per tutta la legislatura sarà predisposto entro sei mesi. Il Programma verrà predisposto a seguito di una serie di conferenze ed incontri a livello locale. Una buona idea metodologica che nasconde una mancanza di idee sui contenuti.
Il Presidente ha evidenziato come la Giunta ha comunque voluto rispondere con immediatezza individuando, con una prima parte della manovra finanziaria per il 2009, un pacchetto di interventi per contrastare le emergenze e la povertà con azioni di difesa dei redditi delle famiglie, del lavoro, e del tessuto produttivo e interventi di più facile accesso al credito per le imprese in questa difficile congiuntura economica.
Inoltre ha informato il Consiglio che, data la complessità degli interventi per le emergenze e la delicatezza dei temi da affrontare, ha previsto la costituzione di un ufficio speciale di natura inter-assessoriale, una sorta di unità di crisi, presso la Presidenza della Giunta.
Staremo a vedere. Per ora si ha la sensazione che maggioranza e opposizione non abbiano alcuna idea per affrontare la crisi, che è di una gravità assoluta ed esploderà in tutta la sua drammaticità a causa della mancanza di alternative allo sfaldarsi dei comparti industriali.
3 commenti
1 Sergio Ravaioli
2 Aprile 2009 - 09:40
“… il protagonista è convinto di fare quello che vuole”, ma poi …etc. etc.
L’insistenza su questo concetto (Truman show, personaggio dietro le quinte che tira i fili, che tira la cordicella) la dice lunga sul Soru pensiero, che peraltro ben conoscevamo già: chi comanda fa quello che vuole. Concetto che avevamo già sentito circolare dalle parti di Arcore.
Che non si possa sempre fare quel che si vuole a me lo hanno insegnato, a suon di ceffoni, i genitori da bambino. Nel resto della vita qualcosa di simile ai ceffoni me lo ha ricordato continuamente. Esperienza didattica che, evidentemente, è sinora mancata al signor Soru (non è mai troppo tardi!).
E quindi il giusto epitaffio da scolpire sulla lapide che segna la fine politica di Soru dovrebbe essere:
“QUI GIACE UNO CHE PENSAVA DI POTER FARE QUELLO CHE VOLEVA”.
2 Democrazia Oggi - Una Pasqua con tutti i terremotati, dall’Abruzzo al Sulcis
12 Aprile 2009 - 13:53
[…] ricordare l’assoluta mancanza di spessore dei discorsi di Renato Soru a Sanluri e in Consiglio regionale, che invece avrebbero dovuto delineare l’orizzonte dell’opposizione in questa fase […]
3 Democrazia Oggi - Cari soriani, lasciate lo stadio e venite nell’agorà!
20 Aprile 2009 - 06:11
[…] srizza? Lesa maestà, ecco il misfatto. E perché? Per aver rilevato che gli interventi di Soru in Consiglio regionale e poi a Sanluri sono di poco spessore. La critica muove da una considerazione ovvia, tanto da […]
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