A.P.
Landini è dunque segretario. E’ la più bella notizia in mezzo a tante altre preoccupanti. L’angoscia di vedere lo sconosciuto Cola a capo del più grande sindacato italiano è svanita, anche se, messo a fungere da contrappeso al segretario generale, rimane in una posizione da poterlo condizionare.
Landini è l’unico che può compiere il miracolo di cui abbiamo bisogno: riannodare i fili delle forze democratiche del Paese sui temi del lavoro, della redistribuzione del reddito e, dunque, della lotta alle povertà. Questa battaglia passa per l’abbandono della pregiudiziale nei riguardi del M5S e per la creazione di un vasto fronte antiliberista, che rimetta al centro la Costituzione e i suoi valori, sovranità popolare, lavoro, solidarietà, uguaglianza.
Da questo punto di vista la prima reazione del M5S alla elezioni di Landini è positiva. Per i pentastellati Landini può creare il terreno positivo per un’alternativa a Salvini, la saldatura fra il nuovo movimento e la tradizione della sinistra democratica italiana, che nella CGIL ha ancora la sua forma oorganizzativa più forte.
Ecco ora la prima giornata da segretario generale di Landini, descritta dal Manifesto in un articolo dal titolo “Landini: «Il vero cambiamento siamo noi»”,
l Mnifesto 26.1.2019
NELLA QUARTA E ULTIMA giornata del congresso di Bari dedicata all’addio a Susanna Camusso, chi ne ha preso il testimone spiega le sue prime iniziative assai simboliche. «Appena eletto sono andato a un’assemblea dell’Anpi di Bari per dire che la resistenza contro il fascismo non è finita e dobbiamo continuare perché è un valore fondamentale al quale non possiamo rinunciare, poi ho raccolto l’indicazione di Serena Sorrentino (segretaria dei lavoratori pubblici della Fp) e insieme andiamo al Cara di Bari (visita fatta nel pomeriggio sotto una pioggia battente, ndr), quelli che il governo vorrebbe chiudere, perché sia chiaro che questa Cgil ha nel suo insieme un’altra idea di società».
L’ATTACCO POLITICO ha un destinatario preciso: «Visto che Salvini è stato eletto in Calabria, a me è capitato di visitare la baraccopoli di San Ferdinando. Vivono in condizioni disumane, a livello dello schiavismo. Come si fa ad alzarsi la mattina e mettere la nutella sulle fette biscottate, dire due cavolate, fare un tweet e non porsi il problema che c’è un sistema fondato sullo sfruttamento?» Ma anche Di Maio non viene risparmiato: «Abbiamo due vicepremier che parlano di lavoro senza aver mai lavorato o essere stati poveri», dice rispondendo a una domanda di Dario Vergassola, venuto con Neri Marcorè alla Fiera del levante.
Nel suo discorso Landini lancia due nuove idee per la Cgil. La prima è «il sindacato di strada: andare tra i lavoratori nei cantieri, nelle campagne, come rinnovata pratica sindacale per tutta la Cgil». La seconda è ripartire da «proletari di tutto il mondo, unitevi»: lo slogan del manifesto di Marx «è più attuale che mai»: «non è del secolo scorso ma deve essere la bussola per il sindacato di oggi».
LA GIORNATA COMINCIA con la grande festa per Susanna Camusso. Dopo le tensioni per la possibilità che la segretaria uscente rimanesse nella nuova segreteria, da Landini arriva una doppia delega: «Ti chiedo, ti propongo, due deleghe molto precise: continuare la battaglia che a nome della Cgil hai fatto e che ti ha portato vicina al sindacato mondiale, dobbiamo continuare per vincerla. Susanna, ti chiediamo di andare a rappresentare la Cgil: un’ambasciatrice sindacale che gira per il mondo. Lanciamo l’expo internazionale del lavoro in modo che il mondo guardi lo stato in cui versa il lavoro», propone Landini. La seconda delega è quella legata «al genere e alla cultura del genere».
CAMUSSO PRIMA aveva salutato sulle note di «Bella ciao»: «Vi voglio bene davvero, al lavoro e alla lotta. La nostra organizzazione può essere un sogno di appartenenza, la Carta dei diritti universali ha dato passione ai lavoratori. Caro Maurizio, abbiamo ricostruito un senso comune. Siamo parte di una straordinaria comunità, la Cgil», ha concluso fra applausi e qualche lacrima.
L’elezione di Landini provoca reazioni inaspettate nei 5S. Il governo non era a Bari ma il sottosegretario al Lavoro Claudio Cominardi augura «buon lavoro al nuovo segretario Cgil nella speranza che riesca a far tornare il sindacato alla sua missione originaria, quella della difesa dei lavoratori. Da parte nostra, massima disponibilità a un confronto, purché intellettualmente onesto».
2 commenti
1 Aladin
26 Gennaio 2019 - 10:04
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=92577
2 Giacomo Meloni
26 Gennaio 2019 - 10:16
Gli Auguri della Confederazione Sindacale Sarda a Maurizio Landini neo Segretario Generale della CGIL:
“Auguri, caro Maurizio. Condividiamo che il lavoro dignitoso è un diritto, ma costruire bombe non è lavoro.”
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