Amsicora
Cari Paolo, Mauro e Andrea,
si può essere ruvidi con gli altri per ragioni varie, talora opposte, per odio o per amore, con tutta una gamma intermedia di sentimenti. Se dicessi che vi amo, non mi crederebbe nessuno, poi per politica non si ama. Idem se vi dicessi che vi odio. In realtà i miei sentimenti per voi stanno nel mezzo, con spostamento dell’asticella da una parte o dall’altra a seconda dello vostre mosse. Per esempio, non mi è piaciuta la consultazione di Paolo sulla Natzione. L’ho vista come una svalutazione della questione. La nazione esiste o non esiste, è un prodotto della storia, non si crea con un clic, per di più indetto da un partito in campagna elettorale. Mi perdomi il mio amico Paolo, la sento come una presa per i fondelli. Cosa diversa sarebbe un pronunciamento indetto in modo formale dalla Regione col consenso di tutte le forze politiche. Sarebbe quantomeno un modo per esprimere una coscienza diffusa del popolo sardo.
Di Pili, come di Paolo, condivido la pretesa di maggiori poteri per la Sardegna e apprezzo l’attivismo, le loro prese di posizione per cause giuste, ma su entrambi pesa un peccato difficilmente cancellabile: l’abbraccio col signore di Arcore e la loro irrequietezza politica, che ingenera nei più sfiducia. Ma detto questo, cari Paolo e Mauro, vorrei ragionare con voi amichevolmente per indurvi a riflettere su un’occasione difficilmente ripetibile che voi avete oggi, qui, subito, unendo a voi Andrea Murgia, che mi pare persona concreta e competente.
Quale, dunque, il ragionamento? Il PD è scomparso dai radar della politica regionale, i suoi leaders o satrapi sono scappati o si sono nascosti. Ne hanno combinato così tante che si vergognano di presentarsi all’elettorato. Ve li ricordate quando avevavo appovato la legge truffa elettorale insieme a Forza Italia? Dicevano: “col sistema maggioritario si esalta la democrazia, chi vince con l’iperpremio governa, poi fa il rendiconto e il corpo elettorale giudica col voto“. Ora rientrano nell’ombra, piazzano al centrosinistra sopra la vergogna come foglia di fico la bella faccina di Massimino e il rendiconto al diavolo, discontinuità assoluta! Pigliaru come presidente uscente non lo vuole candidare nessuno e nessuno lo vuole in campagna elettorale. Desaparecido. Sconosciuto, figlio di padre ignoto. In questa situazione voi potete fare sfracelli. E’ la vostra ora. A una condizione, però: dovete allearvi. Ecco la mia proposta. Sentitela e poi giudicate. Candidate alla presidenza Andrea Murgia, persona pacata e competente. Fa il Conte della situazione. Paolo e Mauro fanno i Salvini e i Di Maio. Non vi fondete, ma fate un contratto di governo con unica lista. Con la legge truffa l’accordo si fa prima e su unica lista per superare gli sbarramenti o avere il premio. E il programma? Ne fate oggetto del contratto. Ci metterei l’applicazione immediata dell’art. 116 comma 3, Cost. alla Sardegna. Per avere poteri subito, come stanno facendo Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Ancora: riedizione di un piano organico ai sensi dell’art. 13 Statuto speciale. Lì ci infilerei un bel po’ di poteri e di miliardi. E poi su questo chiederei il voto, non rinunciando ai vostri obiettivi strategici di lungo periodo, natzione, indipendentzia, lingua e quant’altro. Che ne dite? Il successo sarebbe sicuro. Avreste un risultato travolgente. C’è un però. Ci vuole una cosa semplice semplice e piccola piccola. Intelligenza e buon senso. Ma ce l’hanno i nostri eroi l’intelligenza e il buon senso? Ai posteri l’ardua sentenza. Amen.
2 commenti
1 Aladin
9 Gennaio 2019 - 09:21
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=91985
2 Michele Podda
9 Gennaio 2019 - 10:59
Caro Amsicora,
sono quasi sempre d’accordo con te, diciamo al 90%, ma anche di più. Però … ogni tanto anche tu perdi la bussola e dimostri poca o scarsa COERENZA. Perché … all’avvio di lettura, con quell’esordio ammiccante come “Cari Paolo, Mauro e Andrea”, ho sbarrato gli occhi e mi sono sfregato le mani: mi…zzeca! Questa è la volta che li convince, ho gongolato. E invece…
Ma scusami, quante volte avevi già puntualizzato giustamente (sacrosantamente, direbbe qualcuno) la storia della “Natzione”, scoperta come l’acqua calda? La voglia di fare, o l’entusiasmo, porta talvolta a qualche scivolino, e non si può per questo farne un’arma di distruzione totale. Dunque ti invito a chiudere questo discorso, e lo chiudo anch’io.
Idem per Mauro. A distanza ormai di anni che sembrano lustri vai a rivangare l’abbraccio con B. e compagnia bella, quando era giovane aitante e promettente e si avviava a percorrere il cursus honorum verso i gradini più alti della politica italiana. Teniamo presente che tutti gli italiani (che lo hanno votato) in quegli anni sbavavano per LUI. Il giovane ha scramentato bene ed è cresciuto meglio, sbagliando qualche volta nelle singole iniziative ma certamente in buona fede. Da tempo, come Paolo, è sicuro e convinto assertore del SARDISMO, e niente è meglio di questo, come premessa. Dunque BASTA!
MI PIACE TUTTO IL RESTO. Tu hai anche la possibilità di offrire strumenti giuridici all’iniziativa, e sono convinto anch’io che sarebbe una grande occasione per dare sfogo a quel sentimento che tutti i sardi si portano dentro chi più chi meno, il SARDISMO. E sono anche certo che ci sarebbero altissime probabilità di vittoria, perché in Sardegna la voglia di cambiare è emersa molto chiaramente con quel 72,2% di NO al referendum del 4.12.2016, e anche il 4 marzo lo ha dimostrato.
Dunque d’accordo in tutto quel che tu proponi. Io però al tuo posto offrirei un’alternativa possibile qualora i due non volessero ingoiare il rospo (per carità, Murgia oltre che bravo è anche simpatico!), ossia quello di mettere avanti uno di loro, e farne un primus. Essi potrebbero, tutti e tre, trovare un “Conte” altro e concordare sulla sua candidatura a presidente, che diventerebbe anche il garante del PROGRAMMA-CONTRATTO.
Credi che sarebbe possibile? Sono certo che in Sardegna si trovino facilmente persone adeguate a questa bisogna, talmente certo che persino io, che non me ne intendo molto, in una mattinata sarei capace di trovarne almeno cento, di nomi validi! POSSIBILE CHE FRA TANTI NON SI ACCORDINO SU UNO?
Dunque, siccome il tempo vola, e il contratto-programma bisogna prepararlo con molta attenzione ed equilibrio perché non sia soltanto un ammasso di slogan, BANDO ALLE CHIACCHIERE e subito al lavoro, chi ha voce in capitolo apra immediatamente le danze.
A proposito, sabato prossimo la fiammella dello Spirito Santo potrebbe giocare in favore della tua idea, se qualcuno sfrutterà il momento opportuno e comincerà a TESSERE QUESTA BELLA TRAMA.
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