Breve messaggio di auguri ai lavoratori

25 Dicembre 2018
1 Commento


Per capire quanto è peggiorato e si è incattivito anche il mondo dell’impresa ecco uno stralcio del Breve messaggio di auguri di Adriano Olivetti, tratto da un volumetto sui suoi Discorsi per il Natale, recentemente ripubblicato dalle edizioni di Comunità. In esso si può leggere anche un Discorso di Natale ai lavoratori di Ivrea.

Adriano Olivetti, Ivrea, Discorso per il Natale, 24 dicembre 1949

22/12/2017

L’anno che volge al suo tramonto è stato per la nostra fabbrica non
soltanto un anno di intenso lavoro, ma un anno di raccoglimento e di
preparazione […]. È motivo di compiacimento l’aver dato, negli anni scorsi, il
massimo contributo alla soluzione dei problemi di lavoro della nostra città e dei
paesi che ci attorniano […] non dimentichiamo di tutelare insieme ai figli delle
altre famiglie i figli della nostra famiglia, perché taluni di essi ormai attendono
da anni di entrare nella fabbrica ove i loro padri lavorano. […] Amici operai, io
volevo con queste parole fare soltanto un breve giro di orizzonte sul nostro
lavoro nell’anno che sta per finire, volevo confortarvi della nostra fiducia per il
nostro avvenire indissolubilmente legato a quello del nostro Paese; formuliamo
perciò l’augurio che dopo tanti anni di tristi e dolorose vicende, di inenarrabili
sacrifici, quella gran parte della popolazione che ancora soffre della miseria e
della disoccupazione sia sollevata in breve tempo verso una vita più civile, più
degna, più umana […]. Debbo una calda parola di ringraziamento a voi tutti non
solo per il vostro lavoro, ma perché uno spirito di comprensione, di tolleranza, di
concordia ha aleggiato in questo stabilimento anche nei momenti più difficili.
Noi abbiamo raccomandato e pregato affinché uno spirito di rispetto e di dignità
delle altrui persone, delle altrui opinioni, delle altrui ragioni, fosse continuamente
presente.
È perciò stato motivo di grande conforto che in questi recenti anni non si sia,
soprattutto nella nostra Ivrea, creduto alla virtù della violenza e si sia invece
proceduto, sia pure con qualche contrasto, ad amichevoli accordi, a reciproche
concessioni, a trasformazioni, a esperienze, a progressi che noi auguriamo di
vedere ancora più profondi e più estesi. […] Con pazienza e tenacia cercheremo -
insieme - i necessari accorgimenti, appresteremo i rimedi, costruiremo ancora
qualcosa che ci porti più in alto, sulla lunga via che conduce a fare della nostra
fabbrica un luogo di civile e umana convivenza.
Sostiamo ora, in questi giorni, lontani dalle fatiche, dal travaglio delle lotte e
delle idee, nella pace della famiglia, nella letizia dei bimbi, nella luce del Natale.
Ci soffermeremo tutti, domani, volgendo il pensiero e il cuore al messaggio di
Gesù, a quel messaggio di verità e di amore che illuminò un giorno il mondo,
dalla terra di Israele, alla luce di una stella che è senza tramonto.
Ognuno di noi, domani, raccogliendosi intorno ai suoi cari, pensando alla calma
del nostro cielo azzurro, al niveo candore delle nostre montagne, alla bellezza
della nostra natura innalzerà a Dio un pensiero di amore e di pace e augurerà alla
propria famiglia e ai propri compagni come oggi auguro a voi tutti, un buon
nuovo anno.

1 commento

Lascia un commento