Amsicora
Gente di Sardegna!, avete visto la pantomima sulla scena regionale? I gesti sono ricchi di senso e oscurano le parole. Zedda e Solinas si sfidano e ci vogliono far credere in una lotta all’ultimo voto. Ma fino a poco tempo fa non erano insieme? Nella Giunta comunale di Cagliari non c’era anche il Psd’az con un assessore? Hanno anche la stessa mano invisibile che li ispira: un coacervo di interessi vari che vanno dal centro alla destra in senso economico. Parola di Vito Biolchini nel suo blog. Dicono di essere competirori, sono espressione dello stesso pollaio.
E Maninchedda? Fa rumore su Natzione e indipendenza. E’ stato anch’egli assessore della Giunta Pigliaru fino a poco tempo fa. Ha trattato perfino con Fassino ai bei tempi di Renzi per essere un alleato del PD alle elezioni politiche in cambio della nomination for president. Poi non se ne fece niente. Ma il gesto resta e vale più di un programma! Con Franciscu lancia is Primarias come strumento di distrazione di massa. Vuole assegnare al PDS una patente di alternatività rispetto a un potere, al quale è sempre stato avvinghiato, col centrosinistra e col centrodestra. Un po’ alla Solinas.
AutodetermiNatzione è più dignitosa anche se Andrea Murgia, brava persona e ottimo funzionario, fino a non molto tempo fa era nei ranghi del PD, scuderia soriana.
LeU e dintorni sono alla disperazione. Sono rimasti troppo legati al PD, a Pigliaru e a questa tristura governativa regionale, da non essere percepiti come cosa diversa dal PD. Ora ne raccolgono i frutti. Sono all’ultimo atto. Farebbero bene a farsi dare l’estrema unzione, chiedere perdono per i peccati e ritirarsi in pace. Una prece! Amen!
Gente di Sardegna!, verità vuole che si faccia una menzione speciale per SI (Sinistra italiana) che si distingue da LeU e vorrebbe mantenere un percorso autonomo dal PD. Ma se non trova alleati, farebbe bene a rinunciare alla competizione elettorale. Cadrebbe in piedi, con dignità.
Combattenti e reduci della sinistra sarda, un giorno sì e uno anche gridate ”al fascismo!, al fascismo!” riferendovi al lupo leghista. Ok, anzi banda beni. Anche a me quel tipo non è simpatico, è un pericolo, vorrei stopparlo. Ma per farlo, c’è un solo modo: unire tutte le forze interessate a batterlo. Il PD per darsi una strategia credibile, i piccoli gruppi, Maninchedda e Murgia, per avere l’agognato seggio, il M5S per vincere. Ma i numeri, ci sono? Confesso in matematica ho sempre zoppicato. Me la son cavata a stento e con grande sacrificio. Però, sentite, se sbaglio il conto, mi corriggerete: Salvini vien dato in Sardegna sopra il 35%, il M5S sopra il 22, Zedda sopra il 20. M5S + Zedda fanno il 42%, a cui aggiungiamo l’effetto traino che dà la probabilità di successo e superiamo il 40% e Salvini. Ci aggiudichiamo il premio di maggioranza della legge truffa e prendiamo il Palazzo. Il leader leghista viene scornato e non profana la terra di Lussu e Gramsci. La sua ascesa si appalesa resistibile a livello nazionale. Non vi sembra un bel risultato? I partigiani per resistere al fascismo, presero il fucile e andarono in montagna a rischio della vita, oggi dobbiamo solo unirci e recarci compatti alle urne dopo una generosa campagna elettorale. Si può o no? Si può, si può. Basta che Zedda, Maninchedda, Murgia, e chi più ne ha più ne metta, smettano di pensare alle proprie sorti e dei piccoli gruppi che hanno intorno. Ma non basta, obietterete. Certo! Ci sono i pentastellati! Occorre che il M5S anzichè farsi seghe all’ombra delle regionarie, faccia politica e prenda atto che con la legge truffa elettorale sarda i contratti o li fai prima o perdi. Tertium non datur, dicono i giuristi, i filosofi e i teologi…e anch’io modestamente.
Sapete cosa occorre? Il senso delle istituzioni, l’amore per il futuro dei sardi, un pizzico di fantasia e di coraggio. Se Salvini è fascista, come molti anche dalle nostre parti gridano tutti i giorni, ci vuole un po’ di serio antifascismo. Un po’ di unità delle forze democratiche, un pizzico di generosità dei suoi dirigenti.
Ma cosa ho detto? Ammomia! Qui casca l’asino. Si scopre che non c’è senso delle istituzioni, che del futuro dei sardi non importa una mazza ad alcuno, che la fantasia è un miraggio, il coraggio latita e il fascismo di Salvini una trovata propagandistica.
Compagni e compagne, volete il finale della sceneggiata? Lo so che sbavate per conoscerla. Ma io son dispettoso, non ve lo dico. Ma no, scherzo. Sapete perché taccio? Perché vi farei soffire troppo e anzitempo. Posticipo al massimo per buonismo, come si fa quando si deve dare una ferale notizia. Tanto le disgrazie chi è intelligente, come voi siete, le intuisce. A si biri cun saludi!
2 commenti
1 Aladin
3 Dicembre 2018 - 09:10
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=90442
2 Giovanni Urracci
8 Dicembre 2018 - 05:24
La lettera di Pietro e stata centrata in pieno nel dire tutte le cose che non vengono accettate dal nostro movimento ” Sardi Nel Mondo”
il presidente Pigliaru sa bene che noi abbiamo le carte in regola… soltanto che non vogliono ammetterlo… le sorprese da altri movimenti peer un voto online a noi non ci interessa… il nostro voto lo deponiamo nella cabina sarda
distinti saluti
Responsabile del movimenti in svizzera
Giovanni Urracci
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