Amsicora
(i bei tempi felici che non tornano più)
In vista di questo dibattito, nei giorni scorsi abbiamo iniziato a pubblicare opinioni, ovviamente in piena libertà senza filtri. Ecco oggi, come al solito un po’ fuori dalle righe, una lettera aperta di Amsicora a Massimo Zedda.
Caro Massimo,
lo so che tu e i tuoi improvvidi compagnucci pensate che io ce l’abbia con te e, peggio, siete convinti che, con le mie missive, tenda a farti in qualche modo del male, che so io?, a metterti in cattiva luce. E, invece, no, non è così, e le passate vicende - dovresti ammetterlo - comprovano il contrario. Ti ho più volte manifestato amichevoli pensieri, con consigli e indicazioni, apparentemente ruvidi, ma - come sai - i consigli degli amici, quelli veri, non sono mai soft, spesso sono duri perché franchi. Per esempio, nella vicenda Crivellenti, io ti consigliai da subito - carte alla mano - di ritirare la delibera di nomina e di agire secondo la procedura da voi stessi, ossia dal CDA del Teatro, deliberata qualche mese prima. Tu sei andato dritto, ma se mi avessi dato retta devi ammettere che ti saresti evitato tanti guai: un secco annullamento della delibera di nomina della Crivellenti da parte del TAR e, sopratutto, il processo per abuso d’ufficio. Per fortuna e per la benenvolenza dei giudici ti è andata bene, ma - come tutti i giudizi specie per abuso d’ufficio - in ragione della forte alea, poteva anche finire male. Acqua passata.
Caro Max, ora, in vista delle regionali prossime venture, stai meditando, sei esitante, nella tua mente si agitano molti pensieri contrastanti. Il desiderio di essere protagonista, la voglia di salvare i resti di un esercito in rotta, la necessità di essere realista. Domina nel tuo cuore un quesito: accetto o no di capeggiare il centrosinistra? Devo subito dirti che apprezzo molto la tua prudenza. Segno che sei maturato, che sai individuare il pericolo, che non ti butti a peso morto e alla cieca in qualsiasi avventura. Questa è saggezza! razionalità allo stato puro! Ed io, caro Max, voglio aiutarti in questo percorso, di seria riflessione. Ti pongo alcune domante. Scusa, come mai una carica ambitissima, in un ambiente di cannibali, viene così disdegnata? Nel centrosinistra nessuno si fa avanti, nessuno sgomita, nessuno pretende. Sarà un caso? Sara’ un caso se Ganau tace? E sarà sempre un caso se Pigliaru, naturale candidato come presidente uscente, scansa la ricandidatura al pari del suo più stretto collaboratore e vice, Raffaele Paci? Pensi che costoro lo facciano solo per amore della cattedra e per la voglia di tornare dai loro allievi? O non sarà perché sentono odore di bruciato? Perché sono convinti di essere prossimi ad un flop annunciato? E non t’insospettisce il fatto che il PD sia scomparso dai radar e addirittura la sua direzione, nonostante le imminenti elezioni, non si riunisca da ben due mesi? Un’eternità in tempo di incipiente campagna elettorale. E’ come se la squadra, in prossimità della finalissima, smetta i propri allenamenti. E poi hai visto Soru? Fa una comparsata da AutodermiNatzione per attaccare Pigliaru e la sua giunta e poi chiede le primarie. La comparsata non sarà un endorsement per Murgia, ma certo non è un gesto amichevole per te. Massimino caro, non ti sarà sfuggito che, in base ai deliberati del PD, le primarie sono previste solo nel caso in cui non esista un candidato condiviso. Ergo, siccome l’unico nome in campo finora è il tuo, Soru, Cocco e Sanna stanno dicendo che la tua candidatura non è condivisa. E ricordi Lai (attenzione! sassarese) t’invitava a partecipare alle Primarias di Maninchedda? Ergo, anche per lui tu non sei un candiato condiviso, ma necessiti di una consacrazione col voto dell’area. E Degortes e i PD olbiensi, nonché qualche nuorese? Loro addirittura si sono inseriti nel percorso delle Primarias di Paolo.
Infine, nell’area alla tua sinistra, LeU si spacca, e SI, con Potere al Popolo e Rifondazione si sfilano per guardare altrove. Non vogliono correponsabilità con questo centrosinistra dei fallimenti. E come dar loro torto?
Caro Massimino, possiamo trarre insieme qualche prudente conclusione? Una fetta importante del PD meridionale e non solo (Soru, Cocco e Sanna) dicono che il tuo nome non è condiviso e, quindi, affermano anch’essi di non approvarlo senza se e senza ma. I sassaresi hanno già manifestato la loro atavica ostilità verso Cagliari. Tu per loro non sei un leader del centrosinistra, sei il capo del Capo di sotto, ossia, se non un avversario, sei certo non il loro candidato. Loro, per dirla fuori dai denti, a te preferiscono Paolo, che è più del Capo di sopra che di quello di sotto, ed è radicato da Macomer in sù e dintorni.
Ora, caro Massimo, se costoro non sciolgono la riserva pronunciandosi apertamente per te, mi sai dire perché devi sacrificarti per loro? In fondo sei sindaco del capoluogo, io non condivido la tua opera, ma ammetto che godi di un buon apprezzamento della cittadinanza. E allora perché bruciare tutto questo? Per coprire la folle politica di questa giunta regionale? Per tentare di nascondere, sotto mentite spoglie, che tu sei l’erede di quelle stesse forze politiche? Per tentare di far passare come discontinuità il cambio di nome e simbolo? Basterà chiamarsi “Progressisti sardi” e issare nuove bandiere per convincere l’elettorato che non siete sempre quelli del centrosinistra del disastro e della genuflessione ai piedi di Renzi?
Caro Massimo, poi c’è la cartina di tornasole infallibile: Paolo. Il leader del PDS, come sai, è un volpone, è un animale politico. Bada bene, se lui non torna al centrosinistra, vuol dire che fiuta puzza di flop. Se Paolo si presenta da solo vuol dire che ritiene meno rischiosa la solitudine, pur in presenza dello sbarramento del 5%, che andare con voi. Idem per AutodetermiNaztione. Se non torna nel recinto del centrosinistra e rischia di non superare la soglia di sbarramento, qualcosa vorrà pur dire! Ci sarà dietro una riflessione sulla sorte del centronistra!? E allora, caro Massimo, tira le fila dell’analisi e decidi di conseguenza. Ricordati che, se perderai, quella che hai intorno non è gente generosa, non aspettarti solidarietà, vicinanza o riconoscenza, sono pescicane: ti crocifiggeranno come S. Sebastiano.
E allora? Allora rispondi a questa domanda di un amico, sinceramente in pena per te: perché immolarti per un centrosinistra allo sbando?
2 commenti
1 Serenella
22 Novembre 2018 - 08:37
Caro Sindaco Zedda, sono una testimone oculare di ciò che Lei ed i suoi ragazzi state facendo: SIETE NEL PEZZO! Ogni giorno che passa, non posso però non far caso alla insistente litigiosità e prepotenza di alcuni che a tutti i costi e non capisco a quale titolo, vogliono essere protagonisti; forse perché non lo sono più neanche a casa loro!! Va bene qualsiasi cosa scelga.
2 Aladin
22 Novembre 2018 - 10:22
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=90148
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