Amsicora
(I progressiti si Sardegna ai bei tempi dell’attacco alla Costituzione)
Gente di Sardegna, ascoltate! Voglio porvi un quesito. “Progressisti di Sardegna” o lista della vergogna?: come dovrebbe chiamarsi, seondo voi, la coalizione di centrosinistra che si presenterà alle regionali di febbraio 2019? Uno schieramento che comprende quasi l’intero centrosinistra e che si vergogna di darsi un nome che lo colleghi al Partito democratico e gli alleati di Leu e di Campo Progressista. L’unico collante di questa lista del camuffo sapete chi è? Nientemeno che Massimo Zedda, tanto progressista, da non essersi mai schierato in difesa della Costituzione in quel fatidico 4 dicembre di due anni fa!
Amici e compagni, basterà tutto questo a nascondere le azioni e le omissioni per le quali ora evidentemente anche lor signori arrossiscono? Riassumiano? Scusandomi preventivamente per l’omissione di tante altre nefandezze, ai bei tempi di Renzi, hanno sposato servilmente lo scasso della nostra Costituzione; Pigliaru e Zedda si sono ripetutamente genuflessi ai piedi di Renzi, benché la sua revisione sostanzialmente distruggesse l’autonomia regionale in Italia e quella locale. Hanno addirittura approvato la creazione di un Senato che, per la norma statutaria sulle incompatibilità dei consiglieri regionali (art. 17), sarebbe stato privo di senatori sardi! Le province sono state commissariate, sono stati cioè soppressi gli organi rappresentativi (Consiglio, Giunta e Presidente) ed è stato nominato, in loro sostituzione, un commissario, simile al podestà di nera memoria. Hanno sfasciato il sistema del governo locale, creando una provincia, quella del SUD Sardegna, non prevista dallo Statuto sardo che va da Carbonia a Seui ed ha come capoluogo Carbonia… ma sede a Cagliari, in viale Ciusa. Una follia! Hanno sfasciato il sistema sanitario con una concentrazione che contrasta con la necessità di attagliare il servizio alle esigenze dei territori e dei cittadini. Hanno approvato e mantenuto una legge elettorale truffa che, coi suoi molteplici sbarramenti e premi, priva di rappresentanza gran parte dei sardi; hanno creato una burocrazia supponente e arrogante, che, anziché favorire le attività delle imprese e dei cittadini, pone degli ostacoli costosi e quasi insormontabili. Hanno trasformato il Corpo forestale in longa manus repressiva delle Procure, anziché farne un corpo moderno al servizio dei cittadini e dell’ambiente. Hanno gabellato una conferma da parte del Governo delle servitù militari come vittoria. Non hanno in alcun modo difeso l’occupazione e i ceti popolari, abbandonandoli a se stessi, senza alcun sostegno foss’anche solo politico. Il rapporto coi governi centrali è stato di sudditanza imbarazzante, mai vista nella storia dell’autonomia. Neanche la Dc era arrivata a tanto. Anzi la DC spesso ha avuto un atteggiamento di contestazione delle scelte nazionali. Di rilancio dello Statuto neanche a parlarne! Non è stato neanche tema di dibattito. E, infine, ma non per importanza, buona parte dei consiglieri del centrosinistra (e di centrodestra) sono sotto processo per essersi impossessati del finanziamento dei gruppi consigliari. Una casta incapace, senza slanci e solo motivata dal soldo! Hanno bruciato il nome “sinistra”, “democratico”, “centrosinistra”, ora renderanno inutilizzabile anche quello di “progressista”.
Gente!, capite ora la ragione della vergogna e del camuffo? Sarà per questo che del povero Pigliaru neanche parlano? Pigliaru, chi è costui? Faranno finta di non conoscerlo? Di non sapere chi è, con chi e per chi ha sgovernato? Fingeranno di essere stati con lui per caso? Basteranno le nuvole di fumo sparse col cambio del nome e con il sostegno di 130 sindaci, organicamente pertecipi della casta, a turlupinare gli elettori sardi? Il grande imbroglio, la foglia di fico costituita dalla bella faccia di Zedda funzionerà? O ci sarà una riedizione della stangata del 4 dicembre 2016 e del 4 marzo 2018? Molti indici dicono che “la lista della vergogna” sarà anche il loro epitafio. Per saecula saeculorum. Amen!
1 commento
1 aldo lobina
8 Novembre 2018 - 15:34
Se il progresso è quello che i sedicenti progressisti hanno già prodotto, stiamo freschi! Manca purtroppo nelle loro esauste fila una vera classe dirigente capace di incidere con programmi a medio e lungo termine come si conviene ad una classe politica degna di questo nome. Per l’ordinaria amministrazione basta e avanza la burocrazia. Riproporsi sotto mentite spoglie senza rinnovamento vero, senza sinceri mea culpa, senza ravvedimento li seppellirà davvero per omnia saecula saeculorum. Entreranno presto a far parte del popolo non eletto. Requiescant in pace. Non hanno ancora capito che è necessaria una alternativa che non può vederli protagonisti di nuovi destini per la Sardegna. Hanno stancato con le loro scelte disastrose. E sono per questo per me già morti: una prece!
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