Riace: Lucano esiliato

17 Ottobre 2018
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Red

Domenico Lucano lascia gli arresti domiciliari ai quali si trovava dal 2 ottobre scorso. E’ questa la decisione del Tribunale della libertà depositata in serata, il giorno stesso dell’udienza. Per il sindaco di Riace, però, è una vittoria a metà e molto amara. I giudici, infatti, hanno stabilito contestualmente il divieto di dimora nel comune di cui era alla guida fino al momento dell’arresto e prima della sospensione dalla carica decisa dal prefetto di Reggio Calabria. Lucano, quindi, lascerà i domiciliari ma sarà costretto anche a lasciare Riace. Per quanto tempo non si sa.
Lucano, dunque, è stato esiliato.
Lucano ha detto a chiare lettere, con decisione, che il modello di accoglienza e integrazione creato nel suo comune va avanti. Ma come farà stando fuori da Riace? Bisognerà poi vedere quanto la sua assenza influirà sui tanti migranti che a Riace vivono e che in lui hanno un sicuro, se non l’unico, punto di riferimento. Senza i finanziamenti pubblici sara’ dura. Anche se Lucano ha rivendicato la necessità della chiusura dello Sprar. “Voglio trasmettere questo messaggio - ha detto - al Governo: vogliamo uscire dallo Sprar. Lo voglio io come volontà politica. Non voglio avere a che fare con chi non ha fiducia e con questo Governo che spesso non rispetta i diritti umani”. Sono parole fiere e nobili, ma la situazione è resa difficilissima dall’azione convergente del ministero e della magistratura.

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