Riace: Salvini va oltre la Costituzione e il buon senso

14 Ottobre 2018
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A.P.

murales riace

Salvini assume una misura più che sbagliata, folle. Perché Riace è la vivente prova di cosa si deve fare coi migranti. Ha ragione il sindaco quando dice Vogliono soltanto distruggerci. Nei nostri confronti é in atto ormai un vero e proprio tiro incrociato. I nostri legali, comunque, stanno già predisponendo un ricorso al Tar contro la decisione del Viminale“. Speriamo che il giudice amminsitrativo ponga rimedio. E’ tuttavia la politica e i cittadini che devono reagire contro la circolare del Ministero dell’Interno che ha disposto il trasferimento dei migranti accolti nel Comune calabrese e chiesto la rendicontazione di tutte le spese sostenute. Salvini ha detto che le leggi devono essere sempre rispettate. Mentre scrivo, alla radio, un cittadino osserva che, stando a quel principio, Salvini dovrebbe immediatamente restituire i 49 milioni per il quale la Lega è stata condannata.
A parte questa considerazione, che non è peregrina, Riace rappresenta ormai lo spartiacque fra civiltà e inciviltà, fra la centralità della persona posta nella  Costituzione e il razzismo. Per il M5S e per tutti i cittadini c’è il dovere morale di dire NO, come abbiamo detto no al tentativo di sfascio della Costituzione formale. Qui l’attacco è alla costituzione formale e materiale, è reale e sostanziale. E poi Riace ci dice come si integra, come si inserisce, che è l’unica via razionale per rispondere al fenomebno migratorio. Disintegrarlo è perfino stupido. Minniti aveva già bloccato il fondo per il 2017, ma non era giunto a tanto.
Attenzione alla regolarità delle rendicontazioni! Ho visto contestazioni in realtà dovute solo alla cripticità dei moduli ministeriali. In molti casi  è difficile capire in quale casella inserire le spese, perché non è agevole dar loro una qualificazione e un nome. Ma in questi casi l’errore è solo formale, e giustifica la correzione, non la sanzione. Appare, invece, irragionevole e sproporzionata la revoca della sovvenzione è ancor più le altre misure amministrative, che paiono manifestamente illogiche e sproporzionate, anche alla luce del risultato raggiunto con la spesa e ancor più col pregiudizio prodotto dalla sanzione. Da quanto si apprende questa sarebbe la situazione che il Comune di Riace vuol far valer davanti al Tar chiedendo l’annullamento dei provvedimenti ministeriali.

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