Fernando Codonesu
Il Lavoro nel XXI Secolo. Venerdì 5 ottobre il Comitato di iniziativa costituzionale e statutaria incontra Domenico De Masi nel corso di un dibattito che tira le fila del Convegno di un anno fa sullo stesso tema. Ecco una presentazione di Fernando Codonesu, che ha curato la raccoltà degli scritti degli interventi dello scorso ottobre, ed è promotore del nuovo incontro.
E’ passato appena un anno da quando il 4 e il 5 ottobre del 2017 si è svolto a Cagliari un convegno sul lavoro dal titolo “Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutti”, promosso da CoStat e Europe Direct Regione Sardegna.
Il senso del convegno era ampiamente rappresentato nel titolo perché le condizioni economiche, politiche e sociali del mondo attuale, ad ogni latitudine del pianeta, permetterebbero ampiamente di diminuire l’orario di lavoro per gli occupati attuali per favorire l’ingresso nel mondo produttivo di ampie masse lavoratrici, a partire dai nostri giovani. Allo stesso tempo, si è parlato dell’esigenza di lavorare meglio. Con questa espressione si intendeva e si intende la possibilità di scegliere il lavoro che meglio permette ad ogni essere umano di trovare la propria collocazione nel luogo in cui decide di vivere una vita dignitosa e poter autorealizzare i propri sogni e le proprie aspirazioni. Un lavoro si è detto che non confligga con l’ambiente e con i principi costituzionali: per questo nel titolo è riportato “lavorare meglio”.
E infine, certo, lavorare tutti, proprio in virtù del fatto che le risorse attuali del pianeta, l’organizzazione del lavoro e della società attuali e, a maggior ragione quella che si intravede nel prossimo futuro, permetterebbero già oggi, come già evidenziato da Keynes 80 anni or sono, di pensare ed organizzare una settimana lavorativa cortissima per tutti, basata se non sulle 15 ore settimanali auspicate da Keynes, con riferimento all’Europa, almeno sulla settimana lavorativa della Germania che in alcuni settori (vedi il recente contratto alla Volkswagen) vede un tempo contrattuale di 28 ore.
Certo, al riguardo qualcuno può parlare facilmente di ingenuità o di accademia, ma personalmente sono convinto del contrario e i due giorni di dibattito dedicati al convegno, ricco di analisi e soprattutto di significative testimonianze imprenditoriali e proposte operative, ne costituiscono la più ampia dimostrazione.
Per questo parliamo di un convegno diverso, i cui atti saranno presentati il prossimo 5 ottobre a distanza di un anno da quell’evento, che soprattutto nella parte dedicata alla nostra isola può costituire un punto di confronto e di partenza per un programma serio sul lavoro da parte delle forze politiche regionali che si misureranno nella prossima scadenza elettorale del mese di febbraio.
Nel frattempo, nel mese di giugno, Domenico De Masi ha pubblicato un volume di grande interesse, quasi un’enciclopedia, dal titolo Il Lavoro nel XXI secolo.
Con questo volume, De Masi riporta in un unico libro alcuni degli argomenti più significativi dedicati al lavoro, un tema da lui affrontato nel corso di una vita intera, analizzati in almeno trenta libri pubblicati in precedenza, aggiornandone alcune analisi e proposte alla luce della situazione attuale del mondo del lavoro.
Una situazione caratterizzata da grandi trasformazioni nell’organizzazione produttiva come paradigma della più vasta organizzazione sociale e specchio in cui vediamo riflesso lo sviluppo dell’uomo nelle varie fasi della storia.
Un grande affresco, un libro complesso che può essere usato come guida per trovare riferimenti sul lavoro di ogni genere perché viene analizzato il lavoro nella società preindustriale, in quella industriale e nella presente fase postindustriale.
Tutto ciò viene proposto con una ricchezza di sguardi o punti di vista. Dal punto di vista religioso con una disanima dell’interpretazione cattolica e protestante a quella laica dalla parte dei datori di lavoro e dei lavoratori, fino agli sguardi di altre culture e religioni in altre parti del mondo.
Largo spazio viene dedicato al tema dell’automazione, della rivoluzione digitale con le attuali frontiere della robotica, del calcolo parallelo massivo, dell’intelligenza artificiale e delle influenze indotte nell’organizzazione del lavoro. Influenze che dal lavoro, ovvero dai settori produttivi si sono estese e si diffonderanno sempre di più nel mondo dei servizi e in tutti gli aspetti della nostra vista quotidiana.
Il libro spazia e approfondisce: invasività e pervasività come chiavi di volta dello sviluppo dell’informatica e dei computer, con riferimenti alla legge di Moore riguardante la crescita esponenziale della potenza dei microprocessori che, per altri, sconfina nella Singolarità. La nuova occupazione potrà riequilibrare quella che viene perduta con la robotica e l’automazione avanzata?
E’ innegabile che sul tema ci sia molta rassegnazione. Le forze sindacali sembrano insignificanti rispetto ad un trend totalmente dominato dalla forza travolgente delle multinazionali dell’ICT e del WEB.
C’è molta rassegnazione a livello mondiale sulla possibilità che si possa resistere a questa penetrazione massiva in ogni settore produttivo, nel mondo dei servizi e delle stesse relazioni sociali e familiari. Ma è veramente così oppure ci sono possibilità di resistere, arginare e invertire il trend a cui assistiamo giorno per giorno?
Allo stesso tempo, considerato che la ricchezza è e sarà sempre più prodotta dalle macchine e dai robot c’è la possibilità di sperimentare anche su vasta scala il reddito di cittadinanza per tutte le persone che sono e saranno escluse dal mondo del lavoro.
Come mettere insieme l’esigenza del lavoro per tutti con un reddito per gli esclusi?
Ecco, sui vari aspetti del lavoro e dei suoi effetti nella società, su tutti i punti di vista, è presente il suo, quello di un sociologo che testimonia pienamente un impegno civile, politico e sociale nel nostro paese e che gli viene unanimemente riconosciuto.
Il 5 ottobre metteremo insieme gli atti del nostro convegno con alcuni dei temi sviluppati nel libro di De Masi e avremo modo di approfondirne alcuni aspetti importanti, non dimenticando la situazione del lavoro nella nostra isola e gli ultimi provvedimenti governativi dedicati al tema con il DEF e con tutto ciò che ruota intorno all’obiettivo del reddito di cittadinanza.
1 commento
1 Aladin
4 Ottobre 2018 - 09:17
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=87996
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