Gavino Corda - Iglesias
Anche perché di un Forum è più facile dire cosa non è, piuttosto che cosa deve essere. Un ambito con pareti e divisori rigidi difficilmente riuscirebbe a contenere la logorrea giustificatoria di alcuni (regalerei volentieri ad Andrea un paio di forbici per il suo prossimo compleanno).
Molti di noi che votano da una vita hanno spesso votato con la testa, altre volte con il cuore. Ultimamente io ho avuto la sensazione di votare con organi meno nobili.
Ma che fare?
Il dramma non è la nostra incertezza, ma la situazione di degrado che stiamo vivendo da anni e che ha prodotto fenomeni negativi come Soru, insieme allo sfarinamento delle forme organizzative politiche ( e sindacali) dei lavoratori e delle classi subalterne,l’aver lasciato mano libera ad una classe dirigente che ha fatto strame della Costituzione e dei principi democratici, che ha trasformato la politica in una categoria professionale, piuttosto che un ambito di crescita culturale
Ricominciamo da qui: l’esame delle cose che non vanno e l’attivazione degli strumenti per modificarle e lasciamo che le pecorelle “perdularie” seguano i loro destini.
Condivido le note di Marco Ligas e faccio notare a Francesco Cocco che va bene la memoria storica, ma il categorizzare rigidamente eventi accaduti in momenti diversi non mi pare storicamente corretto
1 commento
1 francesco cocco
16 Marzo 2009 - 17:27
Caro Gavino, io non “categorizzo” momenti storici accaduti in momenti diversi; nè penso in alcun modo di paragonare grandi poersonaggi, spesso tragici, con i nani di oggi che pur vorrebbero fare i giganti. Ho semplicemente voluto richiamarae uno stato d’animo di confusione, d’imbarazzo e di rabbia. Garantisco che molti vecchi compagni di sinistra mi hanno confessato d’avere provato nelle vicende odierno lo stato d’animo di molti decenni fa. Invece come fatto storico paragonabile all’ oggi ho voluto richiamare il sardo-fascismo: molti personaggi che intervengono su certi blog mi richiamano molto quei sardisti dei primi anni Venti del 900 passati al fascismo e distintisi nel perseguitare i loro vecchi compagni sardisti che non si erano voluti piegare al regime. Forse in questo nostro dire consumiamo troppe parole e non sempre seguiamo con attenzione le parole degli altri.
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