Lo hanno deciso le segreterie unitarie di Cgil Cisl e Uil che coinvolgono nell’iniziativa tutte le rappresentaze istituzionali politiche ed economiche del territorio. La crisi del polo industriale, la mancata soluzione del problema energetico che darebbe una prospettiva alla Carbosulcis, l’assenza di un piano serio per le bonifiche: sono alcune delle questioni centrali per le quali il sindacato rivendica da anni politiche industriali e il rispetto di accordi di programma disattesi dal Governo nazionale dal 2003.
Appuntamento alle nove a Carbonia, due i punti di partenza per la manifestazione che attraverserà la città sino a piazza Roma: dal palazzetto dello sport in via delle Cernitrici partiranno gli studenti, gli altri muoveranno dallo stadio in via del Minatore. I due cortei si incroceranno in via Costituente e insieme proseguiranno per via Roma, viale Trento, piazza Iglesias, via XVIII Dicembre, via Cagliari, via Umbria e via Gramsci fino a piazza Roma dove, intorno alle 11 e mezzo ci sarà il comizio con gli interventi di sindacalisti, lavoratori e rappresentanti dei settori produttivi. Allo sciopero del Sulcis Iglesiente ha dedicato una pagina Rassegna Sindacale, il settimanale della Cgil nazionale.
Lo sciopero, in sintesi, è indetto:
- per la difesa dell’intera economia del sulcis-iglesiente;
- per salvaguardare l’attuale apparato produttivo industriale: Eurallumina, Otefal Sail, Portovesme S.R.L., Alcoa, Rockool, Carbosulcis, appalti e servizi;
- per gli investimenti nelle infrastrutture materiali ed immateriali: turismo, risanamento delle aree minerarie dismesse;
- per il rifinanziamento definitivo dei progetti di risanamento con il superamento della zona ad alto rischio di crisi ambientale;
- per lo sfruttamento delle grandi potenzialità nel settore dell’agricoltura e del settore marittimo (pesca e nautica
La crisi non la debbono pagare le lavoratrici e i lavoratori.
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