Ma i soldi per la Sassari/Olbia dove sono finiti?

13 Marzo 2009
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Cristian Ribichesu

Nella Nuova del 7 marzo 2009 Guido Piga ci informava della sparizione dei fondi che sarebbero stati destinati, se non ci fossero stati intoppi, per la costruzione della nuova strada a quattro corsie Sassari-Olbia. Da anni i sardi aspettano quest’opera e in previsione del G8 da organizzare in Sardegna, alla Maddalena, con l’ordinanza del 29 agosto 2008, firmata dal Capo del Governo, sembrava avverarsi un sogno, dato che venivano destinati 470 milioni per il compimento dei lavori relativi alla quattro corsie. Ma sempre nel 2008, con il decreto 162 del 23 ottobre, il Governo letteralmente ha bloccato i finanziamenti, perché della cifra totale destinata alla Sardegna per i lavori del summit degli otto grandi Paesi del mondo, alla fine ha autorizzato solo la spesa di 233 milioni di euro, che, come scriveva Piga, possono coprire esclusivamente le opere relative ai lavori della Maddalena. Poco male, perché comunque il Governo, nei mesi successivi, assicurava che in tempi utili sarebbero stati garantiti i fondi per il compimento della strada.
Bene, almeno fino alla prima settimana di questo marzo, quando si è riunito il CIPE, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, l’organismo statale che predispone gli indirizzi della politica economica nazionale, che ha cancellato definitivamente il sogno, mancando il finanziamento della Sassari-Olbia.
In realtà, a parte l’importanza per il miglioramento dei collegamenti fra l’aeroporto di Olbia e quello di Alghero, fra i porti di Olbia e di Porto Torres e fra le stesse città di Sassari e Olbia, con il compimento della quattro corsie fra le due principali città del nord Sardegna si tutelerebbero tutte quelle persone che, per motivi diversi, viaggiano ogni giorno in quel tratto di strada e corrono costantemente il pericolo di un incidente. Questo perché l’attuale Sassari-Olbia è una strada difficile, pericolosa, con sempre più buchi nell’asfalto dopo ogni pioggia, con incroci a raso e letali stradine di collegamento con le campagne laterali, con dei tratti che vengono percorsi ad alta velocità e che dovrebbero essere separati dalla presenza di guard rail, e, infine, con un’alta incidenza di traffico veicolare pesante. Del resto nel giro di un anno sono morte una decina di persone e non sono mancati neanche i percorsi in contro-senso di alcune auto. Quanto ancora bisognerà aspettare?

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