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Che dire della Giunta Cappellacci? Intanto che, per quanto scassata e già poco coesa, c’è dietro una coalizione di partiti. Sette assessori sono politici. Dunque, sarà un esecutivo con funzioni politiche, mentre nell’esperienza precedente questo organo era scomparso. A partire dalla liquidazione di Dessì e di Pigliaru si configurava più come uno staff del Presidente che come un organo collegiale e politico. Ergo, sul piano istituzionale, a disciplina inviariata, muterà la costituzione materiale sarda. Ci sarà più articolazione in seno alla coalizione di maggioranza e, dunque, all’interno dell’esecutivo. Sarà una novità positiva? Questo è diffcile prevederlo. Ci sono indubbiamente alcune persone di esperienza: Giorgio La Spisa, ad esempio, che ha anche un profilo politico non azzerabile dal Presidente perché più alto di lui.. Ma anche alcuni tecnici sono certamente esperti del rispettivo settore, come Gabriele Asunis, che, fra l’altro, va a dirigere l’Assessorato di cui era dirigente. Il che non è però del tutto positivo. Ambivalente anche la nomina di Liori alla Sanità. E’ un medico, riporta in Sardegna la direzione di un settore molto importante nella scorsa legislatura “appaltato” ai “continentali”. Positiva, dunque, la “sardizzazione”, ma riuscirà il nuovo assessore a far prevalere la sua conoscenza diretta del settore sugli interessi corporativi e clientelari? C’è da dubitarne. Vedremo. Ci sono poi figure dei territori, come il sindaco di Berchidda o l’ex sindaco di Dorgali. Attenzione verso le autonomie locali? Chissa?
Sul piano politico la valutazione segue altri parametri. La prima sensazione è che Cappellacci abbia difficoltà a dirigere la coalizione. Dunque è probabile che la nuova maggioranza sia poco disciplinata e che il Presidente non sia in grado di darle un organico indirizzo politico. Insomma, l’articolazione che, di per sé, se fisiologica e giocata con senso della misura, è positiva, può ricondurci ai tempi tristi delle giunte Pili e Masala, pasticcione, clientelari, distruttive e poco operative.
Molti interrogativi, dunque, e molti presagi negativi, aggravati da una ideologia generale del centrodestra, lassista più che liberale, come già si vede dai provvedimenti nazionali sulla legalizzazione dell’abusivismo, rimessa a leggi regionali.
Su questi temi si vedrà quale ruolo potrà giocare il Psd’az, che certo ha, fra i suoi uomi di punta, una persona come Maninchedda, che difficilmente sarà indulgente verso politiche deteriori o distruttive. Ma, mutatis mutandis, potrà svolgere il ruolo di condizionamento di Bossi e della Lega a livello nazionale? E’ improbabile, intanto per la minor forza. I sardistii del Psd’az, anche se hanno avuto un incremento, sono una piccola formazione, poco radicata nel territorio e, dunque, poco capace di mobilitazione. La sua, forse, sarà un battaglia di testimonianza in mezzo ad una politica di destra, sostanzialmente antisardista. Vedremo.
Ecco, comunque, la composizione della nuova Giunta regionale. 11 assessori, 4 tecnici, scelti dal Presidente, 7 politici indicati dai partiti:: Maria Paola Corona, imprenditrice, agli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione; Giorgio La Spisa, funzionario pubblico, consigliere regionale, alla Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio e, ad interim, all’Industria; Gabriele Asunis, attuale Direttore Generale degli Enti Locali e Finanze dell’Assessorato degli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica, agli Enti Locali, Finanze ed Urbanistica; Emilio Simeone, manager pubblico, alla Difesa dell’Ambiente; Andrea Prato, dirigente privato settore agro-industria, all’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale. E ancora, Sebastiano Sannitu, amministratore pubblico locale ed attuale sindaco del Comune di Berchidda, al Turismo, Artigianato e Commercio; Mario Angelo Giovanni Carta, libero professionista (consulente del lavoro) ed amministratore pubblico locale, ai Lavori Pubblici; Maria Valeria Serra, dirigente pubblico, al Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale; Maria Lucia Baire, ingegnere, alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport; Antonio Angelo Liori, medico, consigliere regionale, all’Igiene e Sanita’ e dell’Assistenza Sociale; Liliana Lorettu, docente universitario, ai Trasporti.
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