Sardegna Pride 2018, ‘No all’omofobia’
Il serpentone colorato di partecipanti che si snoderà lungo le principali strade del capoluogo, da San Benedetto a via Sonnino sino ad arrivare alla Marina e al Largo Carlo Felice, sede della conclusione della festa. Poi, a seguire, la lunga notte di balli in un locale in riva al mare al Poetto. Una festa di allegria, ma anche di riflessione e lotta come si legge nella nota degli organizzatori. La legge sulle unioni civili – è stato sottolineato – è una vittoria, ma è incompleta. Comunque, un passo avanti. Dal matrimonio egualitario alla riforma delle adozioni con “gli stessi diritti per tutte le bambine e i bambini, a prescindere dall’orientamento sessuale e dal tipo di legame dei genitori”.
Hanno aderito diversi sindaci del circondario, con decine di associazioni e gruppi che hanno apertamente manifestato la volontà di esserci, di amplificare il sentimento del progetto a cui i promotori stessi lavorano da quasi un anno. Manifestazione per le libertà e i diritti, delle persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans, Intersessuali e Queer e per la piena cittadinanza di tutte e tutti, promossa dal coordinamento sardo delle realtà LGBT e Queer.
Alla manifestazione ha aderito anche l’ANPI - Ass. Naz. Partigiani d’Italia.
PERCORSO
raduno in via Sant’Alenixedda dalle ore 17.00 - fronte Teatro Lirico
via Salaris
via Dante
via Paoli
via Sonnino
via XX Settembre
via Roma
Largo Carlo Felice
Piazza Yenne (conclusione)
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