Sabato 7 luglio: una maglietta rossa a difesa dell’umanità

6 Luglio 2018
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Appello a difesa dell’umanità

Una maglietta rossa per fermare l’emorragia di umanità. Sabato 7 luglio indossiamo una maglietta rossa per un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà.
Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Alan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori.
Muoiono, questi bambini, mentre l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione – cioè con la vita di migliaia di persone – e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Bisogna contrastare questa emorragia di umanità, questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità. Fermiamoci allora un giorno, sabato 7 luglio, e indossiamo tutti una maglietta, un indumento rosso, come quei bambini. Perché mettersi nei panni degli altri – cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – è il primo passo per costruire un mondo più giusto, dove riconoscersi diversi come persone e uguali come cittadini.

Don Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera e Gruppo Abele

Francesco Viviano, giornalista

Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci

Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente

Carla Nespolo, presidente nazionale ANPI


IL COORDINAMENTO NAZIONALE  MAI PIÙ FASCISMI

ha diramato un appello che riportiamo

DIRITTI UMANI: NON SI TORNA NDIETRO DALLA COSTITUZIONE

L’allarme  che  nel  recente  passato  abbiamo  lanciato  er  il  moltiplicarsi  di  episodi  di  neofascismo, razzismo,  xenofobia,  esclusione,  nazionalismo,  trva  inquietanti  conferme  e  sviluppi  in  alcune  dichiarazioni, scelte e comportamenti di rappresentanti del governo recentemente nato.
Ci  riferiamo,  in  particolare,  alla  politica  relativa  all’immigrazione  e  al  dramma  dei  rifugiati  - dall’istituzione   dei   campi   per   migranti   in   Libia   fino   alla   vicenda   dell’Aquarius   e   della   criminalizzazione delle ONG - ed alle polemiche verso Tunisia, Malta, Spagna, Francia.
Siamo fortemente preoccupati:
- perché,   davanti   ai   drammatici   problemi   di   povertà,   disoccupazione,   sottoccupazione,   sottosalari,  riduzione  del  welfar,  la  risposta  a  cui  stiamo  assistendo  non  pone  al  centro  il  tema  del  lavoro  come  è  necessario,  ma  quello dell’ordine  pubblico,  fomentando  paure  e  insicurezze,  contribuendo  a  creare  un  clima  di  rancori  e  tensioni permanenti,  alimentando  come mai in passato xenofobie e razzismi;
- per  la  deriva  “sovranista”  di  tipo  nazionalista  del  nostro  Paese,  perché  isola  l’Italia   dall’Unione  Europea  e  può  mettere  in  discussione  la  tenuta  stessa  dell’Unione.  Dalle  macerie  dell’Europa  dei  nazionalismi,  del  nazifascismo  e  del  razzismo,  che  hanno  portato  alla catastrofe della guerra mondiale, è nata l’idea dell’Europa unita, liberata dal  fascismo e portatrice di pace e di solidarietà fra i popoli.
E’ l’Europa che vogliamo: quella del lavoro e della prosperità.
- Per  l’offuscarsi,  in  questa  situazione  di  genera e  decadenza,  della  centralità  della  lotte  alle  mafie e per la legalità.
Di fronte a questo degrado costante e progressivo e che riguarda le istituzioni, la politica, la società, la  cultura,  il  costume,  le  coscienze,  mai  come  oggi  è  necessario  dar  vita  a  risposte  alternative,  positive  e  costruttive  da  parte  di  un  larghissimo  movimento  popolare  unitario  italiano  ed  europeo  dve  convivano  virtuosamente  anime,  opinioni,  idee,  se
nsibilità  diverse,  ma  inscindibilmente  unite  per contrastare qualsiasi deriva oscurantista.
Non  si  torna  indietro  dalla  Costituzione.  La  si  applica,  pienamente  e  responsabilmente.  La  nostra  Carta resta l’unico presidio della solidarietà, dell’eguaglianza, del rispetto dei diritti delle persone, del vivere in pace.
Questo è l’impegno che uniti ci assumiamo.
IL COORDINAMENTO NAZIONaLE  MAI PIÙ FASCISMI
ACLI  –  ANED  –  ANPI  –  ANPPIA  –  ARCI  _  ARS  –  ARTICOLO  21  –  CGIL  –  CISL  –  COMITATI  DOSSETTI  –  COORDINAMENTO  DEMOCRAZIA  COSTITUZIONALE  –  FIAP  –  IVL – ISTITUTO ALCIDE CERVI – L’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS – LIBERA – LIBERI e UGUALI – LIBERTA’ E GIUSTIZIA - PCI – PD – PRC – UIL – UISP)
Roma, 27 giugno 2018

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