Migranti-Aquarius. Oggi a Cagliari tante voci a confronto

18 Giugno 2018
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Migranti-Aquarius: incontro 0ggi alle 17,45 a Cagliari

Immagini di repertorio (Foto da Lapresse)Immagini di repertorio (Foto da Lapresse)

Perché il CoStat e l’Anpi hanno deciso di organizzare a caldo un dibattito sui migranti, partendo dalle vaste reazioni alla vicenda Aquiarius? Perché il dibattito pubblico sul tema è quasi esclusivamente caratterizzato da spunti polemici, dettati da logiche di schieramento: chi è vicino al PD attacca a testa bassa, chi è contrario difende il governo. Gli uni e gli altri senza distinguo, senza vedere i molti aspetti della questione. Il Comitato d’iniziativa costituzionale e statutaria e l’Anpi, com’è noto, sono associazioni slegate da logiche partitiche, hanno solo un ancoraggio ideale ai valori della Costituzione antifascista  e dunque possono, con serena coscienza, stimolare un dibattito e una riflessione che vadano oltre i luoghi comuni e lo scimmiottamento dei leaders dei partiti. Un confronto, dunque, quello di oggi a Cagliari, Studium Franciscanum via Principe Amedeo n. 22, incentrato solo sul merito della questione dei migranti, che ha complesse implicazioni di carattere etico, giuridico e politico.
Sul piano etico, c’è poco da discutere. La vita sta sopra ogni cosa così come al centro dell’ordinamento, per la nostra Carta, c’è la persona. Non il cittadino o il bianco, la persona per il solo fatto di esistere. Questo è il messaggio e il precetto sancito dall’art. 2 Cost., che, nel riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo, dà veste giuridica ad un imperativo etico e di civiltà, che accomuna tutti gli uomini e donne di buona volontà, siano essi mossi da un impegno civile e democratico o da un credo religioso.
Su questo CoStat ed ANPI sono fermi e chiari. Il rispetto della persona sta al sopra di ogni altro interesse e impone rispetto anche nelle parole e nei modi di affrontare il problema. Ecco perché i toni e le parole di Salvini - questo è un altro punto fermo - non sono accettabili. Sono irriguardosi non solo per i migranti, ma anche per noi italiani, che da un Ministro della Repubblica ci aspettiamo e pretendiamo un linguaggio adeguato al ruolo e all’argomento. Fra l’altro questi toni alimentano istinti razzisti del tutto contrari alla nostra Costituzione e ai valori di civiltà ch’essa promuove.
C’è però nel dibattito un’altra posizione inaccettabile. Quella di chi pensa che l’accoglienza sia soltano aprire i porti, senza poi nessuna responsabilità nell’inserimento. O sia solo fare l’elemosina ai nuovi arrivati.  Il risultato sono le migliaia di mendicanti, gli eserciti di nuovi schiavi nei campi del sud, la manovalanza del crimine organizzato che nasce dal non far niente, fra i neri come fra i bianchi.
Ecco allora il tema vero: chi deve accogliere? E cosa deve intendersi per accoglienza? Se intendiamo questa come inserimento sociale è evidente che un fenomeno di così vaste proporzioni non può essere affrontato da singoli Stati. Risulta chiaro che questo è tema di competenza dell’intera Europa. Su questo punto dunque la partita  aperta dal nuovo governo - a differenza dei precedenti - deve mirare non a chiudere i nostri porti, ma ad aprirli tutti.  Così, stando alla vicenda dell’Aquarius, suscita sorpresa e preoccupazione l’accoglienza ptrovvisoria della Spagna al pari dei respingimenti francesi a Ventimiglia e a Bardonecchia. Per non parlare della chiusura degli altri Paesi della U, cui si unisce il Ministro degli >Interni della Germania ontro la Merkel E quanto avviene alle frontiere fra Messico e USA, dove solo Melania dice cose sensate in difesa dei bambini e dei profughi?
Su questa partita le forze democratiche non devono lasciare campo libero alla propaganda di Salvini. Per battere gli umori nazionalistici bisogna essere decisamente internazionalisti, fermamente a favore della europeizzazione del problema. Da quaesto punto di vista non c’è dubbio che il Regolamento di Dublino va rivisto, giacché accolla allo Stato di sbarco la respondisabilità quasi esclusiva dell’accoglienza.
C’è poi la grande partita di battere il traffico di uomini. E qui c’è di nuovo necessità dell’impegno dell’Europa nei luoghi di fuga. Un impegno di pacificazione e di intervento nuovo in Africa. Nicola Melis, valoroso docente del nostro Ateneo, in una bella intervista a L’Unione sarda di ieri, ha messo in luce la dimensione epocale delle migrazioni anzitutto interne al continente africano. Masse enormi si muovono dall’Eritrea, retta da una dura dittatura, dalla Nigeria, dalla Libia e dalla Siria, destanilizzate dallo stesso occidente, dallo Yemen sotto attacco con le bombe made Domusnivas, marca RWM.
C’è dunque materia per una riflessione seria e composta, per trovare una base d’impegno comune che travalichi gli schieramenti e delinei  un orizzonte nuovo per l’accoglienza che non può che puntare ad una nuova politica europea sia al suo interno che nell’altra sponda del Mediterraneo. Sono temi di grande complessità. Oggi saranno a confronto molti punti di viista di politici, studiosi, sindacalisti, rappresentanti dell’associazionismo democratico.
Sono veramante tanti coloro che hanno accolto con piacere l’invito al dibattito. Dopo l’introduzione di Andrea Pubusa - CoStat, seguiranno gli inteventi dei presenti, insieme a quelli già preannunciati di  di Ettore Cannavera (La Collina), Fernando Codonesu, Andrea Contu (ARCI), Tonino Dessì (CoStat), Davide Carta (PD), Carlo Dore jr. (Lib. e Giustizia), Michela Lippi (Eureka), sen. Gianni Marilotti (M5S), Marco Mereu (FIOM), Giacomo Meloni (sindacalista CSS)Roberto Mirasola (LeU), Gaia Pitzalis (Unpica2.0), Luisa Sassu (ANPI). Ci saranno anche 
appresentanti di Comunità religiose e di stranieri.

Ecco la locandina.
 

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CoStat-ANPI

Migranti-Aquarius

Opinioni a confronto

Parliamone assieme

Incontro

 informale, senza relazioni, ma con brevi interventi nell’ambito di una riflessione collettiva

Avvia il confronto Andrea Pubusa - CoStat

seguono i vostri interventi

insieme a quelli di Ettore Cannavera (La Collina), Fernando Codonesu, Andrea Contu (ARCI), Tonino Dessì (CoStat), Davide Carta (PD), Carlo Dore jr. (Lib. e Giustizia), Michela Lippi (Eureka), sen. Gianni Marilotti (M5S), Marco Mereu (FIOM), Giacomo Meloni (sindacalista CSS)Roberto Mirasola (LeU), Gaia Pitzalis (Unpica2.0), Luisa Sassu (ANPI)..

Partecipano rappresentanti Comunita’ straniere.

Sono invitate le confessioni religiose.

Lunedi’ 18 giugno 2018, ore 17,45
Studium franciscanum
via Principe Amedeo n. 22 Cagliari 

 

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