Sardegna. Elezioni regionali: per battere il centrodestra il M5S deve fare un contratto prima

4 Giugno 2018
Nessun commento


Andrea Pubusa

In Sardegna c’è un grande fermento. Si avvicinano le elezioni regionali e tutti vogliono essere pronti. Anche se con questa legge elettorale alcuni destini sembrano segnati. Il centrosinistra scomparirà, riducendosi a terza forza. La partita per la conquista del governo regionale si ridurrà ad un testa a testa fra centrodestra e M5S. L’attivismo delle varie satrapie del PD con le consorterie che gli ruotano attorno è dunque destinato a decretare chi di essi avrà diritto di tribuna nell’Assemblea regionale, ma niente più. Di vittoria alle regionali, per PD & C., neanche a pensarci!
Stando all’esito del 4 marzo, tutto dice che i pentastellati sono destinati a sbancare via Roma e Viale Trento. Ma ci sono due incognite. La prima è l’effetto di trascinamento del centrodestra che Salvini avrà certamente anche in Sardegna. La seconda è legata al vento giallo di marzo. In Sardegna ha spazzato via tutto e tutti. Soffierà ancora così forte il febbraio prossimo? Tutto dice che si attenuerà. Le regionali hanno codici diversi dalle politiche. I pentastellati andranno forte, saranno certamente fra i primi due, ma, stando ai risultati di altre regioni, tutto dice che saranno primo partito, ma secondi nella battaglia per il governo. Gioca in loro sfavore l’incapacità di coalizione.
Stando così le cose, s’impone al M5S un quesito. Si può in sede regionale stipulare un contratto prima delle elezioni, anzi in vista delle elezioni? Sì perché la legge elettorale sarda lo rende inutile dopo, ad urne chiuse. Puddu, il coordinatore regionale 5 Stelle, l’altro giorno ha lanciato in proposito un messaggio sibillino, che sembra escludere la possibilità di fare coalizione. “Noi ci alleiamo dove ce lo impone la legge, altrimenti stiamo soli”, ha detto. E - sembra di capire - voleva dire che a Roma è la legge proporzionale che ha costretto alla coalizione, impensabile invece nell’Isola con la legge maggioritaria vigente. Ma è proprio così? Non è che qui da noi la coalizione sia bene farla prima? Pena una probabile sconfitta nella battaglia per il governo e un onorevole secondo posto. Personalmente sono convinto che se si vuole seriamente contendere la vittoria al centrodestra occorre in Sardegna pensare ad una coalizione che dia ai pentastellati quel qualcosa in più che può lasciar dietro Forza Italia e Lega, certamente alleati.
Ma esiste in Sardegna chi può essere della partita insieme ai 5 Stelle? Fra le forze esistenti certamente no. Il centrosinistra ormai è così mal ridotto da essere inguardabile sia nel PD che nei suoi alleati. Sono i responsabili dello sfascio attuale. Chi si salva? Lì nessuno. Fuori dal centrosinistra ci sono però forze democratiche sparse, non compromesse con l’attuale oligarchia. C’è una vasta area di opinione sui temi della democrazia, della moralità pubblica, dell’ambiente, dell’occupazione, della riforma della burocrazia regionale, della battaglia contro la presenza militare. C’è quella ampia riserva democratica che ha difeso la Costituzione e l’autonomia regionale il 4 dicembre 2016 contro Renzi e Pigliaru e che non si è mai arresa di fronte al mal governo del centrosinistra, e c’è in essa una componente che ha a cuore una ridefinizione dei rapporti con lo Stato. Messe in movimento queste forze possono far parte di un fronte intorno al M5S sardo capace  di contendere al centrodestra la guida della Regione. Interessa tutto questo ai pentastellati sardi? O costoro preferiscono uno splendido isolamento che fa vincere il centrodestra e li relega al ruolo di maggiore forza di opposizione in via Roma? Il tempo stringe. Raccogliere forze sparse non è facile e richiede un quadro di certezze sulla prospettiva. Sono in grado i grillini nostrani di dare un segnale inequivocabile? Son pronti a mettersi nell’ottica di fare il contratto prima e non dopo le elezioni regionali? Dalla risposta a questa domanda discende in larga misura l’esito delle prossime elezioni regionali in Sardegna.

0 commenti

  • Non ci sono ancora commenti. Lascia il tuo commento riempendo il form sottostante.

Lascia un commento