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Prima il programma, poi i nomi. Con un nodo da sciogliere, il futuro premier. In giornata M5S e Lega entrano già nel vivo della trattativa di governo. Oggi Luigi Di Maio e Matteo Salvini si incontreranno e partiranno dal contratto di governo, leit motiv della strategia pentastellata, e dalle priorità da mettere in campo.
Non entramo nel turbillon delle previsioni e delle ipotesi. Diciamo solo - in sintonia con quanto abbiamo sempre sostenuto - che è positivo che in Italia si interrompa la prassi dei capi del governo nominati dall’alto. La formazione di un governo politico ha il grande pregio di ricondurre questa delicata questione nell’alveo della Costituzione. Il governo si forma come espressione del voto. Questo è un bene in sé perché rimette al centro il voto e la sovranità del corpo elettorale.
Per il resto non nascondiamo le nostre perplessità e le forti preoccupazioni per un governo con la Lega, con l’ombra lunga e sinistra di B. alle spalle. Seguiremo dunque l’evolversi della situazione badando, senza pregiudizi nè pro né contra, ai contenuti del programma, alla composizione della compagine ministeriale e ai comportamenti concreti. Come sempre senza sconti.
1 commento
1 Aladin
10 Maggio 2018 - 08:56
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=82338
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