Red
Fin dalla sua approvazione e fin dall’inizio di questa legislatura molti di noi come singoli, gruppi di democratici, comitati, ci stiamo battendo contro la legge elettorale regionale. E lo facciamo per una convinzione profonda: in Sardegna esiste un deficit interno di sovranità, che è connesso al fatto che la volontà dei sardi non può riflettersi in modo accettabile nella rappresentanza nell’Assemblea regionale. Iperpremi di maggioranza e ipersbarramenti lo impediscono, senza peraltro assicurare la governabilità, come dimostra la giunta Pigliaru. Abbiamo rilanciato la questione con analisi e proposte, perfino con documenti di principio, ma senza esito. La risposta che ora ci viene data è che non c’è tempo, anche se, ad onor del vero, noi la sollecitazione l’abbiamo avanzata quando tempo ce n’era, e tanto. Ci sono altre priorità ci viene obiettato e non solo da ambienti a-democratici, ma perfino da chi si presenta come sostenitore di una svolta. Ad esempio, Pizzuto, che, con fastidio, a Sardegna1 ha detto che la legge elettorale non è una priorità.
Ma quale sarà mai la legge più urgente? Il provvedimento da non rimandare? Ecco, è la legge urbanistica. Non vediamo masse mobilitate per questo. Anzi, leggiamo, preoccupati, che rimangono inascoltati esperti e gruppi ambientalisiti contrari alla nuova proposta. Le orecchie di Pigliaru & C. sono rivolte altrove. Verso chi spinge per ampliare le “libertà” edilizie: gruppi immobiliari vari, uno dei quali legato ad uno Stato straniero. Il Fatto quotidiano dell’altro giorno ha detto cose chiare in proposito, mettendo in luce l’opera nefasta di Renzi, non più segretario e presidente, ma ancora, a quanto pare, intermediario. Ma da tempo associazioni ambientaliste isolane denunciano l’affaire. E indicano i beneficiari della legge che Pigliaru ed Erriu vogliono in tutta fretta approvare. E perché mai tanta premura? Beh, prima della calata in viale Trento e in via Roma dei barbari-populisti, pronti a sculare il gioco.
Dunque, cui prodest? A chi giova la nuova legge urbanistica? Certamente - dice il Gruppo d’intervento giuridico - farebbe molto comodo a tanti, alla Sardegna Resort s.r.l. della Qatar Investment Authority, per esempio, ma anche ad altri gruppi immobiliari nostrani. Di questo parla diffusamente il menzionato articolo del Fatto. Ma non sarebbe insensibile alla proposta neppure chi ha messo gli occhi sul litorale orientale di Orosei. Non si parla di noccioline, amici miei, ma di un complesso alberghiero a 5 stelle da 300 posti letto, un porto turistico con 300 posti barca, 150 ettari sulla costa, un campo da golf da 27 buche, servizi turistici e commerciali, 100 milioni di euro di investimenti complessivi (91 privati + 9 comunali su finanziamento regionale), dichiarazione di pubblica utilità, pur essendo un progetto d’interesse privato, ed espropri per i proprietari privati che non volessero cedere bonariamente i terreni, progetto proposto dalla Waterfront Development Lybissonis s.r.l. del sassarese Giovanni Manconi, ingegnere. Società che s’è messa in testa – senza soldi, beninteso – pure di fare un tunnel fra Palau e La Maddalena.
E l’Amministrazione comunale? Vigile penserete voi, anzi tendenzialmente contraria. No, cari, niente, anzi, sarebbe d’accordo. Si parla anche dei soggetti esecutori. Gli investitori privati del proiect financing sarebbero il Gruppo Molinas e gli immobiliaristi Angius e Salini, che ovviamente non confermano. E dove, di grazia, l’intervento? La costa individuata sarebbe fra Santa Maria e’ Mare e Matta e’Turcu, nella fascia costiera tutelata con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), vincolo di conservazione integrale (legge regionale n. 23/1993 e s.m.i.), dal piano paesaggistico regionale (P.P.R.) e dalla zona “H – conservazione integrale” del vigente strumento urbanistico comunale.Ecco questi progetti sono oggi irrealizzabili. Ma lo diverrebbero con l’approvazione della proposta di legge regionale urbanistica avanzata dalla Giunta Pigliaru, che prevede la possibilità discrezionale di approvazione di progetti immobiliari dalle (manco a dirlo!) eccezionali ricadute economico-sociali sull’ampio territorio regionale in deroga a leggi e piani di tutela ambientale, come il P.P.R.
Risolto il mistero! Perché è urgente la nuova legge. Sua maestà l’Emiro del Qatar lo esige, Renzi lo ha promesso e…Pigliaru…in barba alla sovranità dei sardi, interna ed esterna!
2 commenti
1 Aladin
23 Aprile 2018 - 06:54
Anche su Aladinews: http://www.aladinpensiero.it/?p=81498
2 Porico
25 Aprile 2018 - 13:05
Aggiungerei la costa di Teulada ove vi è l’aspettativa della resurrezione dell’insediamento di Malfatano (Benetton, Caltagirone, BPS ); Sa canna (prestanome della Siciliana- ex Auteulada S.r.l sequestrata a suo tempo a Pipo Calò ; e ancora il polo edificatorio di Porto tramatzu in mano alla Società Romana “Holdima S.p.A ” .
Vi è un grande fermento di tutti i candidati a Sindaco per le incombenti elezioni Comunali i quali fanno a gara a mettersi al servizio di questi ambienti. Candidati “sa va san dire” in perfetta linea con le vedute assessoriali.
Doc. consultabili su archivio “ricevendomi@tiscali.it”
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