A.P.

Avete sentito? Durante un incontro alla Casa Bianca con studenti, docenti e genitori del liceo Douglas di Parkland, dove lo scorso 15 febbraio 17 persone sono state uccise dall’ex studente Nikolas Cruz, Donald Trump si è dichiarato favorevole all’ipotesi di armare gli insegnanti nelle scuole.  Ed è sceso anche nei dettagli, motivando: ”Un luogo senza armi - ha spiegato il tycoon - diventa il target di un pazzo, perché sono tutti codardi”.
Ora, nonostante abbia cercato di pensare ad altro, queste parole del Presidente USA mi rimbombano continuamente nella testa. E ossessivamente mi viene in mente un interrogativo: una persona che pensa alle scuole come luogo di sparatorie fra studenti e prof, quale visione ha dell’istruzione? Che idea ha della didattica? Noi abbiamo sempre visto la scuola come il presidio della buona educazione, della civiltà, del dialogo. La vediamo come l’argine più sicuro al teppismo, alla prevaricazione, alla violenza. Ed ora scopriamo che uno degli uomini più potenti del mondo è completamente estraneo a questo orizzonte. Che visione ha del mondo uno così? E dei rapporti fra popoli e Stati?
Bah, dobbiamo ammettere che siamo in cattive mani. Che siamo meno sicuri di quanto pensiamo. Che l’estensione della guerra è una prospettiva reale. Il nostro destino è in mano a un folle!  Sparatorie nelle scuole, guerre nel mondo!