Caro Massimino, Signora Prefetta, ecco come si fa coi neofascisti, Costituzione alla mano

13 Febbraio 2018
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Andrea Pubusa

Il Tar Brescia rigetta il ricorso di CasaPound: il fascismo e il nazismo non sono “libertà di opinione”

Caro Massimino,
ecco come fanno i Comuni con sindaci attivamente antifascisti, amanti della Carta Costituzionale, seriamente e rigorosamnte impegnanti ad attuarla e a rispettarne lo spirito. E’ accaduto in quel di Brescia. U
na delibera comunale dello scorso dicembre ha apportato una modifica alla disciplina delle concessioni di spazi pubblici; prevede per i richiedenti l’obbligo di sottoscrivere una dichiarazione in cui si ripudia il nazismo e il fascismo, si dichiara di non professarne o propagandarne le ideologie e ci si impegna a non mettere in atto manifestazioni fasciste o di usare la violenza quale strumento di lotta politica. Insomma, chiede una dichiarazione al rispetto delle regole civili e della Costituzione. Un impegno ovvio e quasi banale, posto che la Carta è la legge fondamentale della Repubblica.
CasaPound
non si è rivolta al Prefetto come a Cagliari, ma al Tar, impugnando la delibera comunale. I camerati di CasaPound si sono presentati dinnanzi ai giudici, sostenendo che la richiesta di ripudiare il fascismo avrebbe leso la loro “libertà di opinione” e di “manifestazione del proprio pensiero”, ma il Tar non è stato di quel parere. Ha datto ragione al Comune, sentenziando che la richiesta dell’Amministrazione è in linea con i principi democratici costituzionali. Nella motivazione il Giudice amministrativo ha anche spiegato che la Costituzione sta al fascismo e al nazismo come l’acqua santa al diavolo e pertanto chiedere  una dichiarazzione contro il fascismo e il nazismio equivale a chiedere di sottoscrivere un impegno al rispetto della lettera e dello spirito della Carta, che essendo legge fondamentale deve essere osservata da tutti.
Signora Prefetta, ha capito? Occorre ulteriore spiegazione? Sa che la Costituzione sta sopra la legge ordinaria e ancor più sui regolamenti? Sa che è anche metro per l’interpretazione delle leggi? Che queste devono essere interpretate in modo da adeguarle al dettato della Carta? Interpretazione adeguatrice o costituzionalmente orientata, si chiama. E’ quanto ha fatto il Tar Brescia.
Massimino, non so se tu capisca queste cose, gerarchia delle fonti, criteri dell’interpretazione delle norme, ma basta ricordarti i tuoi trascorsi politici, che si fondano sui valori della Resistenza e della Carta. Non è che l’abbaglio per Renzi ti abbia indotto all’oblio? E a fare queste brutte figure. Per farla breve un consiglio, come sempre amichevole e a fin di bene, generale e tuo personale: leggiti la delibera del Consiglio comunale di Brescia e la decisione del Tar di quella città. E, visto che non prendi l’iniziativa autonoma, copia. Copiare le cose giuste va sempre bene. E’ meglio che star fermi e zitti. Copiando, fai una miglior figura e corrispondi alle aspettative di noi elettori democratici.

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