Pietre d’inciampo, pensieri

18 Marzo 2018
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“Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

E’ sempre bene mantenere viva la memoria anche dopo il “Giorno della memoria”. Ecco

ALCUNI PENSIERI PENSATI DINANZI ALLE PIETRE D’INCIAMPO A VITERBO

 

La mattina del 26 gennaio 2018 a Viterbo una delegazione del “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” ha reso omaggio alle vittime della Shoah sostando e meditando in silenzio dinanzi alle “pietre d’inciampo” che in via della Verita’ ne fanno memoria.
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La memoria delle vittime suscita la coscienza del dovere di adoperarsi per impedire nuove vittime.
Il ricordo delle persecuzioni e delle stragi del passato chiama all’azione per far cessare qui ed ora tutte le persecuzioni e tutte le stragi.
Le vittime della Shoah sono il nostro specchio e la nostra voce: la loro muta testimonianza ci convoca alla lotta nonviolenta contro tutte le uccisioni, contro tutte le violenze, contro tutte le menzogne.
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Eredita’ malefica del disprezzo assoluto dell’umanita’ che fu la prima caratteristica del nazismo sono le armi atomiche che l’intera civilta’ umana possono estinguere per sempre. Abolire le armi atomiche e’ il primo dovere dell’umanita’. Bene ha fatto l’Onu il 7 luglio 2017 a deliberare finalmente la proibizione delle armi nucleari: l’Italia aderisca e ratifichi il trattato. E si prosegua poi sulla via del disarmo: le armi in se stesse sono nemiche dell’umanita’ poiche’ sempre e solo servono a uccidere gli esseri umani. Solo il disarmo salva le vite.
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Fulcro dell’ideologia nazista che realizzo’ i campi di sterminio e’ il razzismo, che nega alla radice la dignita’ di tutti gli esseri umani, che nega l’umanita’ dell’umanita’, che fa della sopraffazione, della schiavitu’ e del genocidio la sua politica, una politica sanguinaria e onnicida.
E’ una prosecuzione del nazismo la violenza oggi fatta nel mondo a miliardi di esseri umani; e’ il trionfo del nazismo il gigantesco massacro dei migranti in fuga dalle guerre e dalla fame, dalle dittature e dalle catastrofi ambientali. Un gigantesco massacro che si fa genocidio, un gigantesco massacro che e’ innanzitutto compito dell’Europa e dell’Italia far cessare: ed affinche’ cessi occorre riconoscere ad ogni essere umano in fuga dalla morte il diritto di giungere in modo legale e sicuro nei luoghi in cui la sua vita sia in salvo e trovarvi accoglienza: e’ il diritto d’asilo sancito dalla Costituzione della Repubblica italiana.
Ed e’ ancora una prosecuzione del nazismo la riduzione in schiavitu’ e il regime di apartheid che anche in Europa e in Italia viene tuttora imposto a milioni di esseri umani innocenti: ed anche questo orrore occorre far cessare, ed affinche’ cessi occorre riconoscere a tutte le persone che vivono nel nostro paese il primo diritto democratico, il diritto di voto: “una persona, un voto”.
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Ponendoci all’ascolto delle vittime della Shoah, noi rivendichiamo per ogni essere umano il diritto alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’; noi rivendichiamo la nostra comune umanita’, e quindi il dovere di opporci ad ogni potere che nega il valore infinito e l’eguaglianza di diritti di ogni persona; il dovere di opporci ad ogni potere rapinatore; il dovere di opporci ad ogni potere violatore della regola aurea che fonda l’umana convivenza: agisci nei confronti delle altre persone come vorresti che le altre persone agissero verso di te.
La memoria delle vittime della Shoah ci convoca a sentire piu’ intensamente che siamo un’unica umana famiglia; ci convoca alla lotta per salvare le vite e difendere la dignita’ e i diritti di tutti gli esseri umani; ci convoca quindi all’antifascismo, ci convoca alla nonviolenza: alla lotta concreta e coerente, nitida e intransigente, contro tutte le menzogne e le violenze.
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Il nazismo non ha vinto finche’ tu non dimentichi le sue vittime; il nazismo non ha vinto finche’ tu rechi soccorso qui ed ora a chi qui ed ora di soccorso ha bisogno; il nazismo non ha vinto finche’ tu prosegui nell’impegno in difesa della vita, della dignita’ e dei diritti di ogni essere umano, nella lotta nonviolenta per la liberazione dell’umanita’, per la condivisione dei beni, affinche’ ogni persona doni secondo le sue capacita’ e riceva secondo i suoi bisogni.
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Il ricordo delle vittime della Shoah illumina il nostro discernimento; il ricordo delle vittime della Shoah ci convoca a contrastare il male facendo il bene; nel ricordo delle vittime della Shoah lottiamo ogni giorno contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le oppressioni, e contro ogni vile egoismo, contro ogni stolida indifferenza.
Pace, disarmo, smilitarizzazione: il primo diritto di ogni essere umano e’ il diritto di non essere ucciso, il diritto alla vita.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Siamo una sola umanita’ in un unico mondo vivente casa comune dell’umanita’ intera.

Il “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo

Viterbo, 26 gennaio 2018, vigilia del Giorno della Memoria

Mittente: “Centro di ricerca per la pace e i diritti umani” di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com (segnaliamo che il Centro cura dal 2000 la pubblicazione del notiziario telematico quotidiano “La nonviolenza e’ in cammino” cui e’ possibile abbonarsi gratuitamente attraverso il sito www.peacelink.it)

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