Sono in ansia: Luciano verrà ricandidato?

24 Gennaio 2018
1 Commento


Amsicora

 

Foto di Dietrich Steinmetz

Amici, devo farvi una confidenza. Sono in ansia. Certo, voi direte, ce n’è motivo, la situazione generale è difficile. C’è il pericolo che B. torni in sella, anche se per indiretta persona. Chissà se il M5S e LeU ce la faranno ad avere i numeri per fare maggioranza o almeno per spaccare il PD e recuperarne una parte. Dopo il 4 marzo, questo partito, mal ridotto, sarà scosciato, una gamba a destra e una a sinistra, a condizione però che M5S e LeU abbiano i numeri per consentire di formare il governo con la gamba giusta. Se no, sarà tutto ai piedi di B. Grosse Koalition in salsa italiana. L’abbiamo già vista!
No, no, non è per questo che sono preoccupato. O meglio lo sono, ma l’ansia mi ha assalito e non mi molla per altro. Sto friggendo  per la ricandidatura di Uras al Senato. Si lo so viene data come  un punto fermo negli ambienti politici regionali. I ben informati come  Sardinia Post hanno indicato, tempo fa, Luciano come lo sfidante più probabile dell’azzurro Emilio Floris nel collegio uninominale di Cagliari. Ma la conferma tarda ad arrivare. E i minuti e le ore passano lenti, troppo lenti. Una tortura! Certo, mi rassicura l’alleanza del Partito democratico con il Campo progressista. Lo so Giuliano Pisapia lo ha sciolto, ma Uras & C. lo hanno mantenuto da noi, a difesa del proletariato delle città e delle campagne. Ora il patto basterà? Con dolore leggo sui giornali delle lotte intestine del PD, Soru contro Crabas e Fadda, Cucca contro Manca…tutti contro tutti! Ahinoi!, signori, la nave affonda e ognuno vuole una scialuppa di salvataggio. Ma nella barca erano in 12, ora i salvagente sono solo 5. Chi rimarra senza? Capite il dramma? Però, detto
inter nos, a me poco tange di Giuglio o Scanu o di Caterinna e Rominna o Francesco. Si arrangino! Ma non toccatemi Lucianno! Mi consola il fatto che ha dalla sua Massimino; è sceso in campo, e per i dem declinare la pretesa di Uras al seggio equivarrebbe a mettere a rischio non solo il Comune, ma anche la Regione. Si sa, Luciano è uno dei più stretti compagni d’armi del primo cittadino. Senza di lui niente futura coalizione regionale. Son cazzi. Ma, purtroppo, quando il natante imbarca acqua, qualcuno in mare dovrà finire! Non Lucianno però. Che disastro sarebbe! Lui assicura la difesa dei ceti popolari. C’è il rischio di una sollevazione di massa! Anche il Prefetto è allarmato! E se ne capisce la ragione. Il suo è attaccamento a  un antico sogno, i deboli al potere (programma massimo) o i deboli al riparo dalla sopraffazione dei forti (programma minimo). Idealismo, compagni e compagne, duro e puro! L’attaccamento alla sedia non c’entra. Ogni riferimento alla poltrona è puramente casuale. Ci mancherebbe! E’ un mezzo per un nobile fine. O no?

1 commento

  • 1 aldo lobina
    24 Gennaio 2018 - 12:39

    No, spesso la sedia è un mezzo nobile per un fine ignobile

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