Saluto a Francesco Cocco

27 Dicembre 2017
5 Commenti


Andrea Pubusa

Nel cimitero di S. Michele una folla commossa di cittadini e cittadine, di compagni e compagne, si sono stretti attorno ad Anna Maria e ai familiari, per salutare Francesco. Un segno di affetto e di rispetto per un uomo tanto modesto quanto valoroso. Molti amici e compagni ne hanno ricordato la figura con parole semplici, senza enfasi, come a lui sarebbe certamente piaciuto. Giuseppe Caboni, Tonino Dessì, Giorgio Macciotta e altri ne hanno disegnato la personalità pubblica e di intellettuale “organico” e hanno messo in luce la grande umanità dell’uomo e la simpatia dell’amico.  Margi Chessa ha tratteggiato, con pennellate leggere, la sua bella e (apparentemente) burbera figura familiare. Il sindaco di Cagliari gli ha reso omaggio a nome della città e ha preannunciato un ricordo solenne in Consiglio comunale. Chi scrive lo ha salutato, senza nascondere la commozione.


Caro Francesco,
se io, davanti a questa folla di compagni ed amici venuti per salutarti, dicessi che tu sei stato un grande compagno, tu, nella tua modestia, diresti:”No, un compagno sì, ma piccolo, piccolo perché grande è stato il Movimento operaio, a cui ho aderito fin da ragazzo“;
E se io, insistendo, dicessi che tu sei stato un grande comunista? Tu, sorridendo, risponderesti: “No, no: un comunista sì, ma piccolo, piccolo perché grande è stato il Partito comunista, a cui mi sono iscritto fin da studente”.
E se io affermassi che tu sei stato un grande militante per la libertà e la giustizia sociale? Tu risponderesti: “Grande neanche per sogno! Sono stato un militante piccolo, piccolo perché grande è il Movimento che cambia lo stato di cose presente, a cui ho partecipato per tutta la vita“.
E se io dicessi ai compagni ed amici qui convenuti per l’estremo saluto che tu sei stato un grande democratico, un grande difensore della Costituzione? Tu, paziente, risponderesti ancora: “Grande no, un democratico piccolo piccolo perché grande è la democrazia e la Costituzione“;
E se, sicuro di non essere smentito, sostenessi che tu sei stato un grande gramsciano? Tu diresti ancora no, “perché grande è Gramsci, un gigante“.
E se dicessi che sei stato un grande cittadino, un homo civis, di preclare virtù? Tu diresti ancora no: “un cittadino piccolo, piccolo perché grande è la pubblica virtù“.
E, non spanzientiti!, se ti dico che, per me e tanti, sei stato un grande amico? Vuoi negarlo? “Amico, si certamente, ma  non grande perché grande è l’amiciza“.
Ma, Francesco, se io dico, come dico, a tutti gli amici e compagni qui affettuosamente presenti, che tu sei stato
un vero compagno,
un sincero comunista,
un instancabile militante,
un sicuro democratico;
uno strenuo difensore della Costituzione;
un gramsciano profondo,
un buon cittadino,
un amico premuroso,

un uomo che “con onore e disciplina” ti sei impegnato nella battaglia quotidiana per l’uguaglianza e la giustizia sociale e intorno a te hai sparso buoni sentimenti, tu non potresti schermirti. Non puoi negare.
Ma essere tutto questo insieme, caro Francesco, vuol dire che sei stato una figura importante, un uomo generoso e giusto, una persona indimenticabile.
Francesco, oggi noi ti salutiamo, ma certamente non ti lasciamo.

5 commenti

  • 1 Egidio
    27 Dicembre 2017 - 20:10

    Ciao…trovo le tue espressioni vere e conformi al compagno professore…che in gioventù ci insegnò il diritto per portarci dentro il mondo del lavoro che ci aspettava…rigore e chiarezza era la sua impronta….ma anche molta determinazione a far crescere la nostra coscienza democratica…in modo semplice e condiviso….addio al compagno professore…grazie André

  • 2 Gavinu Dettori
    27 Dicembre 2017 - 21:08

    Complimenti Andrea, una invenzione originale, affettuosa e commovente di commemorare un caro amico di tutti, una persona che ha sempre conservato la sua semplicità e il suo caratter umano, che ci contraddistingue per essere originali e irripetibili. Francesco non è più tra noi , ma noi abbiamo molto di lui, ed è così che vivremo dopo la morte che ci raggiungerà inesorabile, ma tutti vorremo vivere il più a lungo possibile, perchè la vita anche se dura, resta il miglior desiderio dell’uomo. Grazie per tutti gli interventi che ci sono stati, che hanno ricordato alcuni tratti familiari della vita di Francesco. Ora, lunga vita alla cara Annamaria…. e a tutti noi insieme per proseguire nella lotta per raggiungere il traguardo dell’uguaglianza sociale, che è anche benessere sociale, come credeva Francesco.

  • 3 Marianto Pilia
    27 Dicembre 2017 - 21:35

    Andrea, mi hai commosso.

  • 4 Marco Asunis
    27 Dicembre 2017 - 22:41

    Grazie Andrea. Francesco e’ stato tutto questo!

  • 5 Resi
    29 Dicembre 2017 - 01:00

    Francesco amico di una vita. Io e Franco non lo dimenticheremo. Ad Annamaria un abbraccio.

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