Caro Pigliaru, hai già scordato la botta del 4 dicembre 2016? Sembra di sì: sulle servitù militari gabelli per conquista una situazione esistente da almeno 40 anni!

20 Dicembre 2017
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Andrea Pubusa

Caro Francesco,

sembra che tu non faccia tesoro dell’esperienza e non ascolti i buoni consigli degli amici. Sai quanto ti hanno fatto male le foto con Renzi e i suoi fedelissimi durante la campagna referendaria costituzionale? Ogni foto valeva almeno uno o due punti in nostro favore. E così alla fine in Sardegna noi del NO abbiamo realizzato il miglior risultato su scala nazionale, oltre il 70%!  A questo esito, ad onor del vero ha concorso anche la tua stoltezza nel negare che lo Statuto speciale subisse un vulnus grave dalla compressione dell’autonomia regionale ordinaria. Ancora, non hai capito che ai territori non interessava un Senato fatto di Sindaci e consiglieri tregionali; preferiscono i senatori eletti nei territori. Del resto, dopo che hai ripristinato la figura dei podestà nelle province, sopprimendo il consiglio e gli altri organi, privare le zone periferiche anche dei senatori, devi ammetterlo, era un po’ troppo!
Ora, però, ci ricadi. Sia ben chiaro,  nessuno più di me sa quanto sia importante la certezza del diritto. Sancire in regole scritte una situazione finora solo di fatto è sicuramente importante.  Ma quando ti fai fotografare con la Pinotti e sulle servitù militari lasci intendere d’aver conquistato chissà cosa rispetto a “su connottu“, allora ti metto in guardia. Attento!, Francesco, stai commettendo gli stessi errori della campagna referendaria. Stai gabellando per una novità ciò che esiste da circa 30 o 40 anni.
Quale è il contenuto del Protocollo d’intesa sulle servitù militari firmata l’altroieri  a Roma da te e dalla ministra della Difesa Roberta Pinotti?  Stiamo alle carte. Leggo il tuo comunicato stampa: la Difesa si impegna a cedere la spiaggia di Porto Tramatzu, nel Poligono di Capo Teulada. Bella novità! Ma se lì ci andavo a piazzare l’ombrellone e fare il bagno fin da quando i miei figli erano bambini negli anni ‘70 e ‘80. Penso sia così anche per le spiagge di S’Ena e S’Arca nell’area del Poligono di Capo Frasca. E da quando andiamo tutti  liberamente alle “montagne di sabbia” di P. Pino? Da mezzo secolo. E tutto l’anno, anche a Natale o Capodanno! La concessione temporanea, tra il primo giugno e il 30 settembre, dell’area delle ‘Spiagge Bianche’, è, dunque, un passo indietro! E penso sia così anche  per la ‘Spiaggia di Murtas‘ a Capo San Lorenzo.
E che conquista è quella di Pratosardo? Non si riduce di un millimetro la presenza militare. Anzi, la piena operatività della caserma di Pratosardo la incrementa. Secondo l’intesa dovrebbe ospitare a regime 250 militari di vari reparti, il rilancio della scuola per sottufficiali della Marina a La Maddalena, dove è previsto anche un polo d’eccellenza dell’economia del mare. Più militari insomma!
Caro Francesco, pensi che le mance siano delle valide compensazioni? Cosa sono se non questo gli indennizzi ai Comuni e ai pescatori di Capo Frasca. Meglio, ma solo promesse, la previsione di un’area di rispetto per le zone archeologiche e la istituzione di un tavolo interistituzionale per lo sviluppo di attività di ricerca e innovazione tecnologica, anche sulla cyber-security, in modo da ridurre l’impatto sul territorio. E cosa c’è di più generico e impalpabile di quel “si lavorerà anche per un distretto aerospaziale a Decimomannu”?
Caro Francesco, scusami se te lo dico, ma spesso ho la sensazione che tu viva fuori dal mondo. Dici che hai “lavorato a lungo e con grande impegno per quest’intesa”. Ci credo. Ma mi sembra folle soggiungere, con soddisfazione, che l’accordo “riduce concretamente, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo gli impatti della presenza militare sul nostro territorio”.  Non ti rendi conto non hai ridotto di mezzo millimetro le servitù?
Caro Francesco, i giochi di guerra in funzione della guerra vera continuano nell’Isola dei mori, come prima, più di prima. Sembra quasi che ci prendi per i fondelli, quando parli con quella faccia ispirata di riduzioni.
E a cosa serve quel codazzo di sindaci? Arbus, Antonio Arca; Decimomannu, Annapaola Marongiu; La Maddalena, Luca Montella; Nuoro, Andrea Soddu; Perdasdefogu, Mariano Carta: Teulada, Daniela Serra e Villaputzu, Sandro Porcu. Sai cosa ti dico? Sarò cattivello, ma con gli amici la sincerità è doverosa: penso che vi stiate facendo propaganda elettorale a vicenda. E, in questo anno e mezzo di campagna elettorale continuata, ne vedremo delle belle! Cosa t’aspetti? Vuoi una facile profezia?  Il risultato per te sarà devastante. Peggio, mutatis mutandis, del 4 dicembre 2016! Sarà un botta da KO. Ti metterà fuori combattimento, salva una tua tardiva resipiscenza. Confesso, da te, stimato Collega, questa inconcludenza non me l’aspettavo. Chissà perché da cattedraci mi aspetto maggior rigore, serietà, amore per la verità. Penso sempre che siamo chierici del vero. Anche se non sembra, in fondo sono un povero e impenitente ingenuo.

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