Amsicora
Gente, sapete quale è il mio rovello da qualche tempo? Semplice. Individuare chi votare alle prossime regionali. Escludo il centrodestra. Facile, son di sinistra fin da quanto portavo i pantaloni corti. Che faccio cambio ora? E il PD? Deus s’indi campiri! E’ come votare quelli là. E poi non l’ho votato ai tempi del buon Bersani, immaginate oggi, che con Renzi ha tentato di stravolgere la Carta nata dalla Resistenza, ed ora fa una legge che ci dà un parlamento di nominati in vista di un’alleanza di governo col centro-destra. E in Sardegna? Il buon Pigliaru, mentre tutto crolla, anche i collegamenti aerei col Continente, sembra vivere in un altro mondo, contempla…
Beh, direte, in Sardegna come a Roma a sinistra c’e’ l’imbarazzo della scelta, abbondanza: Campo progressista, Mdp, SI, Possibile, Rifondazione, Alleanza democratica, Comunisti italiani, Lista Tsipras e ora di nuovo anche il PCI. Ci sono molti incontri pubblici per parlare di unità, di convergenza. Sì, sì, certo, lo so cosa dicono, li ho già sentiti tante volte. Un tempo anch’io manifestavo lì i miei buoni propositi unitari. Tutti sostengono con forza le stesse cose, pace, democrazia, lavoro, istruzione, servizi sociali e così via. E poi? E poi, si propongono di “fare rete“, tradotto in lingua italiana di stare ognuno con la propria sigla, la propria mini-segreteria, i loro microoragnismi dirigenti. E tutto questo perché? E’ triste dirlo, compagni ed amici, loro più che a voi pensano a se stessi, pronti a tentar di buscare un seggio, legge elettorale permettendo. Hanno fruito della legge truffa regionale, alleandosi col PD e godendo dell’iperpremio di maggioranza ai danni di altri sardi. Ora, quella legge se la tengono stretta, stretta. Non si battono per cambiarla. Quando mai! Non si sa. Ci può scappare un’alleanza tecnica col PD, che ne ha bisogno, e chissà che qualcuno non torni in Consiglio regionale!
Mi direte che sono uomo di poca fede. Sì, esatto, amici miei, proprio così, più precisamente di nessuna fede: io di questi non mi fido. Per fortuna, in Sardegna, la scelta non si limita a quanto passa il convento nazionale. Qui, per chi - come me - non ha pregiudizi, ci sono anche i movimenti indipendentisti sardi. Parlano d’indipendenza, anzi di indipendentzia, ma non la fanno. Si schierano col popolo catalano per il diritto all’autodeterminazione e lanciano pure un appello all’Unione Europea e all’Italia. Più che l’indipendenza vogliono la mediazione politica. Discettano finemente di potere costituito e costituente, vogliono che il potere costituente si sostituisca al primo e divenga così esso stesso ordine costituito. Tempi lunghi, cari miei, …eterni! Quindi, a loro posso aderire anch’io, che - confesso - indipedentista non sono, semmai un autonomista così spinto, da potermi confondere con un federalista. E allora, bando alle cautele, guardiamo anche in quell’area. Per documentarmi inizio dal loro ultimo atto. Leggo l’appello pro-Catalogna e, ahime!, scopro che c’è una bella ressa anche da quelle parti: Rossomori, Sardos, Liberu, Sardegna Possibile, Sardigna natzione, Sardigna Libera, Progres, Fiu, Gentes, Comunidades e Indipendentzia Repubrica Sardigna, mancano fra i sottoscrittori, non so perchè, il Partito dei sardi, Irs e il Psd’az e forse qualcun’altro, di cui mi sono scordato il nome. Che fare? Mi studio il programma di ciascuno? Tento di sapere chi sono i dirigenti? Prendo contatto con ciascuno di loro? Ho un giramento di testa. Cos’e maccus! Non è alle viste neanche l’idea di una unificazione!
Tiriamo le somme: 9 e forse più della sinistra, 14 e forse più fra gli indipendensti nostrani, più di 20, quasi 30 sigle in tutto! Ammetterete, amici miei, che, pur con tutta la buona volontà, è difficile sapere che pesci prendere. Sono confuso, frastornato. Voi al posto mio cosa fareste? Astensione? Mi tenta. Non è una brutta idea! Ma ho fatto tante campagne elettorali in vita mia, invitando al voto, stigmatizzando la diserzione dell’urna, astenermi in vecchiaia mi dà fastidio. E un atto per me quasi contro natura. Che disastro! Che fare? Boh! Ci vuole un’dea! Un’idea! Un’idea ragionevole! Chissa?, forse è questa. Vediamo cosa fa il M5S. Se presenterà un buona lista, un buon candidato presidente potrei farci un pensierino. Spazzar via tutto questo inutile mondo di chiacchiere e di chiacchieroni non sarebbe niente male. Che ne dite?
3 commenti
1 Oggi giovedì 19 ottobre 2017 | Aladin Pensiero
19 Ottobre 2017 - 08:32
[…] Sardegna: alla ricerca del partito perduto… 19 Ottobre 2017 Amsicora su Democraziaoggi. Gente, sapete quale è il mio rovello da qualche tempo? Semplice. Individuare chi votare alle […]
2 lucia Pagella
22 Ottobre 2017 - 18:23
E se il M5S non fosse in grado di esprimere una lista decente ? Mah! forse un’alternativa c’é : I forconi!
3 Dibattito politico | Aladin Pensiero
25 Ottobre 2017 - 15:54
[…] Ecco una risposta all’articolo un po’ provocatorio di Amsicora sulla sinistra. […]
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