Andrea Pubusa
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Avete sentito? Ryanair annullerà 40-50 voli al giorno per le prossime sei settimane (fino a 2.100 sino alla fine di ottobre). E perché mai questo sconquasso? Niente meno che “per migliorare la puntualità” della compagnia aerea. Il vettore low cost irlandese lamenta che “la puntualità è scesa dal 90% al di sotto dell’80% nelle prime 2 settimane di settembre per ritardi e scioperi dei controllori di volo, maltempo e ferie di piloti ed equipaggio”. Che delicatezza! Che attenzione verso noi poveri viaggiatori! Encomiabile. Vien da ringraziare, commossi. Ma a noi sardi ci tange, al di là degli orari? Per una ragione semplice, semplice. Quella decisione avrà ripercussioni anche in Sardegna, dove Ryanair opera negli scali di Cagliari e Alghero. E ci riguarda non solo per il problema sollevato dalla compagnia e dai media: i rimborsi. Niente paura…ci saranno. Parola di Ryanair. Ci mancherebbe! Poi lo dice anche la Codacons, che offre anche assistenza legale!
Ma non scherziamo! A noi sardi interessa perché rimaniamo intrappolati nell’isola e ci fanno orari assurdi. Insomma, sono in discussione i rapporti col mondo, non è questione di rimborso delle somme anticipate per i voli prenotati. Il problema è la continuità territoriale. Quanti danni ai semplici cittadini e agli imprenditori, non solo turistici! Per di più si mette di traverso anche l”Enac, che avverte, minacciosa: “a Cagliari la continuità territoriale terminerà a ottobre, e visto che il bando per l’affidamento dei nuovi collegamenti è andato deserto, “senza una soluzione alternativa da novembre scatta il libero mercato”. Parola del presidente Vito Riggio ai senatori della commissione Lavori pubblici, che si genuflette alla commissione europea, contraria ad una eventuale proroga del contratto attualmente in vigore con Alitalia. Vergogna! Ma non vi pare che sia giunta l’ora di denunciare l’imbroglio della concorrenza e della privatizzazione?
Secondo la vulgata liberista, la liberalizzazione e la concorrenza consentono un’ampia scelta e, dunque, un abbattimento dei costi. Se vuoi che voli con te, devi essere più conveniente come prezzi e come orari. Che buffala! Velocemente la privatizzazione trasforma le gare per l’affidamento delle rote in una guerra campale fra compagnie, dove noi poveri viaggiatori scompariamo. Il nostro interesse alla mobilità sparisce. Un diritto alla circolazione viene ridotto ad un mero interesse di fatto, ossia senza alcuna protezione dell’ordinamento. Detto più semplicemente, lo Stato se ne disinteressa e le compagnie fanno i loro commodi. Risultato: in Sardegna si entra e si esce con difficoltà, senza certezze e a costi proibitivi. L’esatto contrario di quanto ventilato dal miraggio della concorrenza, che affascina ancora i riformatori sardi, non a caso, ispiratori di grandi disastri legislativi e istituzionali.
E allora, lo so che è confessione di antigoriu, ma consentitemi un po’ di nostalgia per i prezzi amministrati di una volta. Sapete cos’è? Il corrispettivo di un bene o di un servizio fissato da un organo dell’amministrazione pubblica. Un tempo, quando c’era il monopolio pubblico Alitalia, si volava con questa forma di regolamentazione e tutto andava in modo accettabile. I viaggatori erano “i signori passeggeri“, non i clienti. Avevano ed esercitavano un diritto garantito al di là della capacità economica, e, dunque, il costo era fissato dall’amministrazione perché il servizio era considerato di prima necessità, un diritto per l’appunto. Mai una cancellazione se non per il maltempo. Ora invece le compagnie fanno il bello e il cattivo tempo, senza alcun potere della pubblica amministrazione sulle variazioni di prezzo.
Lo so che quanlcuno mi considererà un vecchio rincoglionito e nostalgico, ma che c’è di male a rimpiangere l’antico sistema monopolistico, con prezzi amministrati? Aerei sicuri e puntuali e, last but not least. ultimo ma non meno importante, bellissime hostess, che ti facevano sentire un signore!
3 commenti
1 Oggi martedì 19 settembre 2017 | Aladin Pensiero
19 Settembre 2017 - 08:25
[…] Volare! Quant’era bello col monopolio Alitalia! 19 Settembre 2017 Andrea Pubusa su Democraziaoggi. ———————————– mart 19 […]
2 T. .D.
19 Settembre 2017 - 13:57
Caro Andrea, ogni tanto ci torniamo (https://www.democraziaoggi.it/?p=4157). Ieri il responsabile dell’ENAC ha riproposto dubbi “comunitari” sui bandi per la continuità territoriale e ha perfino affermato che non sarebbe una priorità, essendo la priorità quella del libero mercato. Risibili le repliche regionali. Non c’è nessuno che chiuda la porta, ormai.
Oggi tu scrivi quella che può apparire una provocazione, ma che in realtà pone una questione strutturale.
E a mia volta vorrei nuovamente mettere in chiaro una cosa.
Non esiste normativa europea, nemmeno quella sulla concorrenza, che possa sopraffare i diritti sanciti dalle norme costituzionali dei Paesi membri.
La normativa europea, in materia di diritti, è a sua volta suppletiva e residuale: si applica solo quando le normative nazionali, costituzionali e legislative, garantiscono livelli di garanzia inferiori.
Il diritto alla mobilità dei sardi è un diritto costituzionale, in relazione al quale esiste -hai ragione, in questo tuo articolo- una precisa responsabilità pubblica, che grava in capo allo Stato e che la Regione a sua volta farebbe bene a perseguire con le modalità previste dall’articolo 13 dello Statuto, che è anch’esso una norma costituzionale della Repubblica.
3 Adriano Bomboi
19 Settembre 2017 - 14:28
Senza la privatizzazione non avrebbero volato milioni di passeggeri nell’isola negli ultimi vent’anni. Inoltre il cartello oligopolistico sui mari è stato creato proprio dal settore pubblico in spregio alla concorrenza (basti osservare le decine di milioni di euro pubblici della convenzione che ogni anno partono alla volta di un preciso armatore).
La soluzione non consta sicuramente nel tornare ai carrozzoni politici ma eliminare sussidi e resistenze alla libera concorrenza.
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