L’associazione “Respirare” di Viterbo e’ stata promossa da associazioni e movimenti ecopacifisti e nonviolenti, per il diritto alla salute e la difesa dell’ambiente. Ora lancia un appello per una nuova legge elettorale non razzista che inveri la democeazia. Ecco l’appello.
La nuova legge elettorale non sia un vile ed infame compromesso con i razzisti.
La nuova legge elettorale sia coerente con i principii e i valori della Costituzione repubblicana.
In Italia oggi vivono oltre cinque milioni di persone cui e’ proditoriamente negato il diritto democratico fondamentale: il diritto di voto.
Se quasi a una persona su dieci di quelle che vivono nel nostro paese e’ negato il diritto di voto, l’Italia cessa di essere una repubblica democratica, dal momento che la democrazia si fonda sul principio “una persona, un voto”. Ma l’Italia e’ una repubblica democratica, quindi la nuova legge elettorale ha questo compito prima di ogni altro: riconoscere il diritto di voto ad oltre cinque milioni di nostri effettivi conterranei cui esso e’ tuttora assurdamente negato.
La nuova legge elettorale inveri la democrazia.
Una persona, un voto. Il momento e’ adesso.
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Chiediamo a tutti i parlamentari non razzisti di unirsi ai centoquaranta deputati e senatori di diverse forze politiche che hanno gia’ sottoscritto l’appello promosso da padre Alex Zanotelli e dalla partigiana e senatrice emerita Lidia Menapace (e da innumerevoli altre personalita’ della societa’ civile e delle istituzioni) che appunto chiede il riconoscimento del diritto di voto per tutte le persone che vivono in Italia.
Chiediamo a tutte le persone di volonta’ buona che vivono in Italia di scrivere lettere ai parlamentari affinche’ questa proposta venga legiferata.
Contrastiamo il razzismo con la democrazia.
Una persona, un voto. Il momento e’ adesso.
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Recita quell’appello: Il fondamento della democrazia e’ il principio “una persona, un voto”; l’Italia essendo una repubblica democratica non puo’ continuare a negare il primo diritto democratico a milioni di persone che vivono stabilmente qui.
Vivono stabilmente in Italia oltre cinque milioni di persone non native, che qui risiedono, qui lavorano, qui pagano le tasse, qui mandano a scuola i loro figli che crescono nella lingua e nella cultura del nostro paese; queste persone rispettano le nostre leggi, contribuiscono intensamente alla nostra economia, contribuiscono in misura determinante a sostenere il nostro sistema pensionistico, contribuiscono in modo decisivo ad impedire il declino demografico del nostro paese; sono insomma milioni di nostri effettivi conterranei che arrecano all’Italia ingenti benefici ma che tuttora sono privi del diritto di contribuire alle decisioni pubbliche che anche le loro vite riguardano.
Una persona, un voto. Il momento e’ ora.
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L’Italia non diventi un regime di apartheid.
L’Italia sia di guida all’Europa nel riconoscimento dei diritti di tutte le persone che realmente ci vivono; innanzitutto il primo diritto democratico: il diritto a partecipare alle decisioni comuni nel luogo in cui si vive.
Una persona, un voto. Il momento e’ adesso.
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Per aderire all’appello: centropacevt@gmail.com, crpviterbo@yahoo.it
Per dare notizia delle adesioni ai presidenti del Parlamento:
- on. Laura Boldrini, Presidente della Camera: laura.boldrini@camera.it
- on. Pietro Grasso, Presidente del Senato: pietro.grasso@senato.it
Una persona, un voto. Il momento e’ adesso.
1 commento
1 Oggi mercoledì 26 luglio 2017 – Sant’Anna | Aladin Pensiero
26 Luglio 2017 - 07:51
[…] un appello per una nuova legge elettorale non razzista che inveri la democrazia. Ecco l’appello. La nuova legge elettorale non sia un vile ed infame compromesso con i razzisti.[…] […]
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