Caro Presidente, grazie per l’assist…

9 Febbraio 2009
6 Commenti


Abbiamo intercettato una telefonata immaginaria, che tuttavia, per abbassare la tensione, ci pare meritevole di pubblicazione (a.p.).

- Hello! Caro Presidente questa volta sono io a chiamarti…
-  Caro Governatore e perché mai?
- Beh, meglio di così non potevi fare…
- Veramente io faccio sempre bene…
- Sì, ma stavolta sei stato superlativo. Con queste tue prese di posizioni sulla Englaro mi hai dato un assist forse decisivo…
- Sai, nonostante tutti i miei interventi in Sardegna la tua candidatura non decollava…
- E’ vero, c’è qualche difficoltà. Ripeto gli slogans dell’altra volta, ma allora ero una novità, ora invece la gente mi conosce…
- Ma, non mi pare abbia funzionato molto neppure la divisa da sardo, che hai indossato…
- Sì qualcuno ha abboccato, ma rimangono molte diffidenze…
- Se vuoi l’opinione di un intenditore, sei un po’ ridicolo… sembri un pastore d’altri tempi che scende in città per recarsi dall’avvocato…tu miliardario, sei poco credibille in quelle vesti. Ma dai! Non si vestono così neppure i pastori oggi…
- Cosa vuoi che ti dica,  i miei pubblicitari pensano che contro Cappellacci funzioni…
- Senti, se non riesci a battere Cappellacci, devi sotterrarti…
- E’ vero, ma non è lui che temo, è l’astensionismo…
- Credo che dopo il mio decreto legge qualche punto fra ieri e oggi tu lo abbia conquistato…
- Si ci  sono molti riscontri, ma…
- Vedrò… Certo, senza di te, l’Unità e il centrosinistra riinizierà ad attaccarmi sul conflitto d’interessi, sulla questione morale…
- Hai visto che silenzio?
- Tombale. Che bello! E credo che anche sul G8 con te a La Maddalena sarà così: tutto tranquillo. Sai non posso perdere la faccia a livello mondiale…Vengono tutti, anche Obama.
-  Vedrai, se vinco, andrà tutto bene…
- Certo. Tu quelli della sinistra li incanti…
- I partiti sì, basta dargli qualcosina, ma gli elettori sono più liberi e molti sono incazzati…
- Mah, vedrò. Mi occorre una presenza autocratica come la tua. Sai per modificare la Costituzione in senso iperpresidenzialista mi servono consensi diffusi, esempi forti …
- Sopratutto dalle amministrazioni del centrosinistra…
- Appunto. E poi te l’ho già detto della minutaglia, di cui può occuparsi Cappellacci, me ne fotto…
- Grazie e a presto…
- A presto, ma aiutati anche tu… Tieni conto che con queste bordate sveglio anche molti della mia parte… Gerarchie ecclesiastiche, borghesia nera e integralisti d’ogni risma… Li mobilito per cambiare la Costituzione in senso presidenzialista. Quindi stai in campana…

6 commenti

  • 1 Gavino Corda
    9 Febbraio 2009 - 12:36

    E che commenti vuoi fare? Se l’estensore del finto dialogo tra B e S, avesse impegnato la Domenica sera al cinema ……
    ….o, meglio ancora, avesse letto e meditato sull’intervista a Luciano Canfora, apparsa sull’Unità (oddio, cos’ho fatto! Ho comprato il giornale di Soru!)di Domenica, avrebbe avuto elementi per inquadrare meglio i due personaggi

  • 2 Sergio Ravaioli
    9 Febbraio 2009 - 13:38

    In questa abborracciata ed affrettata campagna elettorale lamento due cose sinora poco evidenziate: la mancanza di verifica delle cose fatte dalla giunta Soru basata su numeri oggettivi e non su slogan (cosa alla quale ho cercato in modesta parte di rimediare con il mio contributo sulla società dell’informazione pubblicato in altra sezione di questo sito) e la cortina di silenzio che ha avvolto la questione LEGALITA’.
    Per quest’ultimo aspetto è comprensibile che non vi abbia fatto cenno il centrodestra (… il bue che dice cornuto all’asino). Meno comprensibile, e per nulla giustificabile, che non vi abbia fatto cenno né il PD né l’Italia dei Valori. Se per il PD può valere la regola che i panni sporchi si lavano in casa, per l’ IDV la cosa è del tutto priva di spiegazioni e di giustificazioni.
    Il garantismo che viene applicato al caso Saatchi & Saatchi (non dimentichiamo che il segretario della commissione di gara ha patteggiato una pena di non ricordo quanto) non è mai stato applicato ala vicende che hanno riguardato il cavaliere. Sentire dire che le irregolarità che hanno caratterizzato l’appalto suddetto sono state commesse all’insaputa del presidente della regione, suona come fariseico da parte di chi non ha mai creduto alla medesima versione proclamata dal signor Previti o dall’avvocato inglese Mills per vicende del tutto analoghe.
    Dispiace anche che la chiusura delle indagini preliminari in corso da parte della magistratura avverrà ad urne chiuse, come avvenuto in Abruzzo. Noi elettori avremmo avuto diritto di sapere se andavamo a sceglier come presidente della nostra regione un galantuomo calunniato oppure una persona verso la quale sussistono indizi di colpevolezza in misura tale da rinviarla a giudizio.
    Ed a maggior colpa e disdoro del comportamento in Sardegna dell’ IDV va anche detto che la sua indisponibilità a costituire un terzo polo è stata determinante nel lascare soli i Socialisti ad essere coerenti con le critiche espresse nel corso di tutta la passata legislatura e nello spingere il PSd’Az ad allearsi con il centrodestra. Anche questa è stata una grande occasione persa.
    Mi viene il sospetto che non sia vero che ogni comunità ha la classe dirigente che si merita: in Sardegna è peggiore!

  • 3 M.P.
    9 Febbraio 2009 - 17:37

    Stamane non ho voluto perdere l’occasione di sentire D’Alema a Cagliari.
    Lucido e impeccabile come al solito, ha tratteggiato gli argomenti con una semplicità e una nitidezza straordinari, soffermandosi su a) Ruolo della Sardegna al centro del Mediterraneo; b) Il governo Berlusconi: crisi economica e politica estera; c) Le elezioni in Sardegna.
    L’ultimo punto lo ha trattato molto brevemente ma con forte intensità e coraggio. Infatti:
    1- Ha ironizzato sulla possibilità che Soru “promoveatur” alla carica di Segretario del PD, assicurando che per 5 anni sarebbe certamente rimasto in Sardegna (ma io non ne sono certo);
    2- Ha ragionato sulla figura dell’uomo forte, anche qui trattando la questione con sottile ironia, da esperto di fioretto qual è. La conclusione è stata chiarissima: “spetta a voi elettori impedire che l’uomo forte prevalga sull’esercizio della democrazia”.
    Soru non ha gradito nè l’ipotesi di restare 5 anni a casa (anche vincendo ci resterà al massimo 2); nè soprattutto l’idea che possa prevalere il suo “ego” sulla politica democratica e che gli elettori debbano vigilare.
    Alla fine Soru lo ha salutato lasciando che da solo raggiungesse l’uscita (ma con una folla di sostenitori). Ospitalità…risentita ?.

  • 4 Quesada
    9 Febbraio 2009 - 19:48

    Immagino che il sig. Gavino Corda, così come si informa su Soru leggendo l’Unità, si informi su Belusconi leggendo il Giornale o Libero.
    E immagino sia anche un po’ distratto se per farsi un’opinione su Soru e sulle condizioni della Sardegna ha bisogno di leggere Luciano Canfora.

  • 5 andrea
    10 Febbraio 2009 - 19:23

    E’ evidente che il sig. Quesada non ha letto l’articolo. Nell’intervista Canfora non fa nessun accenno nè a Soru nè alla Sardegna. Fa delle utili considerazioni che il sig. Quesada può ancora leggere nella versione on line dell’Unità (pag. 23 dell’edizione di domenica otto febbraio se proprio non vuole finanziare il bieco padrone). Quindi casomai il distratto è lui.

  • 6 Quesada
    10 Febbraio 2009 - 20:29

    Grazie per il suggerimento.
    Veramente una bella intervista. Da tener presente per il dopo Soru.
    Quando, forse, in Sardegna potrà nascere il PD.

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