Marco Mameli a domanda risponde
Sulla vicenda Fluorsid indaga la magistraturi, ma si muovono anche diverse associazioni. Ne parliamo con Marco Mameli dell’Assotziu Consumadoris Sardigna, Organizatzioni No po’ Lucrai de Utilidade Sotziali (Associazione Consumatori Sardegna Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale), da sempre impegnato nelle tematiche ambientali..
D. Avevate da tempo denunciato l’insostenibile situazione ambientale della zona di Macchiareddu. Come mai?
R. In quell’area insistono diverse Aziende, tra cui quella ora incriminata della FLUORSID nelle quali, anche per le testimonianze dirette di chi ci lavorava, venivano segnalati problemi alla salute dei lavoratori, dei cittadini e all’ambiente, dovute a perdite e o fuoriuscite di prodotti irritanti e inquinanti.
D. Non era la prima volte che si mobilitavano. Per quale ragione?
R. Appare sempre più chiaro - almeno da quanto sta emergendo dagli interrogatori giudiziari riferiti dagli Organi d’informazione, che era una pratica comune smaltire e sversare materie prime dannose, sottoprodotti e rifiuti pericolosi, che hanno inquinato almeno 19 ettari di terreno. Fra i tre ettari a Macchiareddu, i cinque ad Assemini e gli undici della cava di Monastir dove sono interrati o stoccati all’aperto cumuli di materiali.
D. Ma c’è dell’altro, se non erro…
R. Altro fatto grave, gli sversamenti nella laguna di Santa Gilla, oltre al presunto smaltimento illecito di sostanze tossiconocive e inquinanti che già comprende lo stabilimento di Macchiareddu, la Vecchia laveria di Assemini (nella località di Terrasili) e la cava di Monastir e lo stagno di S. Gilla.
D. Voi segnalate alcune urgenze…
R. E’ necessario ed urgente che le Autorità preposte alla salute pubblica, informino immediatamente tutti i cittadini sui pericoli e sui possibili effetti sull’ambiente, sulla salute degli esseri umani, degli animali e delle piante che gli inquinanti dispersi possono aver causato, mettendo in pratica il principio di massima precauzione e che deve essere attivato il massimo livello di protezione e di informazione.
D. Occorre analizzare le relazioni causa-effetto tra fattori di rischio e malattie…
R. Infatti quello che ci preoccupa in questo momento è la nostra salute e dei nostri figli. La nostra salute vale molto di più di qualche posto di lavoro. Chiediamo un intervento urgente e tempestivo perché siano avviate indagini e analisi sanitarie, si chiede che sia avviata un’indagine epidemiologia analitica per accertare il nesso tra l’inquinamento ambientale dovuto al fluoruro, che è carcinogeno, specialmente per tessuti quali ossa (osteosarcoma) e fegato.
D. Ma si tratta di ipotesi o ci sono prove?
R. Il potenziale carcinogenetico è comprovato dalla geno-tossicità e dalle proprietà farmacocinetiche del fluoruro, e dalle altre sostanze nocive, alluminio, solviti, la sostanza mortale quale il fluorsilicato. L’interramento e sversamento di rifiuti pericolosi quali: fanghi acidi, amianto, olii, rifiuti di varia natura, nonché la lavorazione all’aperto di sostanze velenose, all’ingestione della criolite, lo sversamento di cloruro.
D. Cosa chiedete alle autorità competenti e alla politica?
R. L’inchiesta dell’Autorità Giudiziaria e del Comando delle Guardie Forestali facciano il loro corso e noi le sosterremo in quanto portatori di interessi civili costituzionalmente sanciti; ma è il ruolo debole e quasi timoroso e nascosto della Politica Regionale che intendiamo denunciare perché intervenga con coraggio e si schieri definitivamente per uno sviluppo ecocompatibile della nostra isola, puntando ad una economia circolare, puntando al graduale abbandonando dell’attuale sistema economico.
D. E le parti sociali?
R. Anche i sindacati vanno richiamati al rispetto del loro ruolo e della loro funzione perché le figure, previste dalla legge 81/2008 quali l’obbligatorietà della nomina/elezione del Responsabile della Sicurezza nelle diverse Aziende, svolgano il ruolo di denuncia e di controllo sia della sicurezza dei luoghi di lavoro e dei lavoratori,sia nella sicurezza dei materiali e dei mezzi che essi utilizzano…
D. Ma il Responsabile della Sicurezza può temere ritorsioni…
R. In realtà, gode di protezioni speciali anche nei confronti dell’Azienda da cui dipende e non è soggetto per legge ai ricatti del licenziamento o pressioni altre nell’esercizio della sua specifica funzione.
D. E la vostra associazione cosa farà? Solo opera di denuncia?
R. Noi difenderemo sempre i posti di lavoro ed i lavoratori, compatibilmente alla salute propria e dei cittadini che vivono nei territori dov’è incardinata la Fabbrica, che non può essere considerata una entità avulsa dal proprio contesto ma che ha l’obbligo di rispettare e promuovere secondo la legge la salute pubblica.
D. E nel procedimento penale, farete qualcosa?
R. Le Associazioni si costituiranno parte civile, nell’eventuale procedimento penale sia come titolari di interessi diffusi e collettivi e sia mettendo a disposizione i propri tecnici e legali per tutti i cittadini, titolari di attività economiche che si ritengano danneggiati e vogliano costituirsi parte civile nell’eventuale procedimento.
D. Questo è un’azione futura. Ma ora come vi muovete?
R. Nei prossimi giorni terremo nei vari comuni incontri con i cittadini per informare e concordare possibili iniziative.
1 commento
1 Oggi lunedì 29 maggio 2017 | Aladin Pensiero
29 Maggio 2017 - 07:23
[…] Fluorsid: occorre una mobilitazione dei cittadini 29 Maggio 2017 Marco Mameli a domanda risponde, su Democraziaoggi. Sulla vicenda Fluorsid indaga la magistraturi, ma si muovono anche diverse associazioni. Ne […]
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